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“Gatta Cenerentola” mi ha ricordato la copertina di Der Spiegel

L’energia di Napoli e le sue potenzialità stanno nella magica e felice stagione del Napoli calcio ma anche in questa produzione napoletana

“Gatta Cenerentola” mi ha ricordato la copertina di Der Spiegel
La copertina di Der Spiegel

Un parallelismo con il Napoli

Finalmente ci sono riuscito. Ho visto “Gatta Cenerentola” nella città che mi ospita da parecchi anni. Anzi, in una piccola sala di un cinema di Trastevere, Roma. Devo dire che ho battuto la mia pigrizia perché ormai i film li vedo in televisione (Sky e Netflix). Non potevo non vederlo, intanto per la pubblicità pungente e stringente di Annabella Trieste su Facebook, e poi perché sono legato da una antichissima conoscenza e amicizia (Serapo, anni Sessanta) con il produttore Luciano Stella.

Non sono un critico cinematografico come non lo sono di calcio anche se il Napolista da diversi mesi ospita le mie piccole follie, analisi, cronache. Sento però il bisogno di trasmettere una sensazione fortissima che mi porta a mettere insieme il film e il Napoli.

L’irresistibile forza di questa città

Direte forse che devo andare da uno psicanalista. E forse avete ragione anche se non ci andrò. Ma provo a mettere a fuoco questa sensazione. E in premessa dico senza alcun equivoco che Gigino la bandana in questo ragionamento non c’entra nulla. È che vedo il Napoli e la Gatta Cenerentola come due storie parallele che ci raccontano l’irresistibile forza di questa città. Sotto un tappeto di monnezza macchiato di sangue e di tante cose indicibili, c’è un tesoro, una energia, una forza dirompente.

Quella copertina, un po’ razzista, sul Sud

Ricordate la copertina anni Novanta del settimanale tedesco Der Spiegel  che ironizzava sulle vacanze in Italia mostrando una foto di un piatto di spaghetti in bianco con una pistola a tamburo? Era la rappresentazione di Napoli, Palermo, del sud maledetto sporcato dalle mafie e dai morti ammazzati. Ma oggi con il terrorismo che ammazza in tutto il mondo, con i lupi solitari che colpiscono Berlino, Parigi,  Bruxelles, Barcellona, Londra, quale giornale continuerebbe a scherzare (e un po’ di razzismo c’era in quella copertina Der Spiegel, o no?) sulla morte e la violenza?

L’energia di Napoli e le sue potenzialità stanno nella magica e felice stagione del Napoli calcio ma anche in questa produzione napoletana, fatta a Napoli, ideata a Napoli, musicata, recitata, animata. Da quel critico che non sono direi che anche Hollywood non ci fa paura.

E che dire del nostro Napoli? Ma avete riflettuto che per la prima volta da anni (dai tempi di Maradona) i massimi esponenti del calcio mondiale ed europeo, dagli allenatori ai giocatori, tutti a dire che il Napoli è la squadra che fa divertire più di tutte per il suo bel gioco.

Insomma, volevo solo dire che per la miseria viva Napoli.

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