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Il calcio italiano contro l’antisemitismo: un minuto di riflessione prima di ogni partita

La presa di posizione di Figc e Lega contro gli episodi di discriminazione: prima dei match del turno infrasettimanale, sarà letto un brano del Diario di Anna Frank.

Il calcio italiano contro l’antisemitismo: un minuto di riflessione prima di ogni partita

La disposizione per il turno infrasettimanale

Il calcio risponde agli episodi antisemiti e all’oltraggio della memoria di Anna Frank. Le istituzioni sportive hanno infatti deciso di disporre un minuto di riflessione prima di tutti i match del turno infrasettimanale (in Serie A, Serie B e Serie C) e del turno di calcio giovanile e dilettantistico (nel week-end). La Federcalcio, d’intesa con il Ministro per lo Sport e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), vuole in questo modo «condannare i recenti episodi di antisemitismo e per continuare a coltivare la memoria della Shoah e l’impegno della società civile tutta, soprattutto assieme ai giovani, affinché ogni contesto sportivo sia luogo che trasmetta valori e formi le coscienze».

Prima dell’inizio della partita, le squadre e gli ufficiali di gara si disporranno a centrocampo mentre verrà letto un brano tratto dal Diario di Anna Frank. Anche la Lega Serie A ha condannato i fatti degli ultimi giorni, sotto il post pubblicato su Facebook dall’account ufficiale Serie A Tim.

Questo, invece, è il commento sul sito internet legaseriea.it: «E’ triste dover rimarcare ancora la stupidità di sparute minoranze di pseudo-tifosi che offuscano e danneggiano l’immagine di tutto il calcio italiano, vanificando gli sforzi e la passione di chi gestisce le nostre Società. Gli episodi di antisemitismo accaduti domenica scorsa sono la prova che ancora c’è molto da fare, e che la lotta alle discriminazioni va continuamente alimentata. La strada da percorrere non può che essere l’individuazione dei responsabili e il loro allontanamento dal nostro mondo, fatto perlopiù da appassionati sani che nulla hanno a che fare con queste forme becere di violenza»

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