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Il direttore di Sky Sport (Federico Ferri) mette in fuorigioco Mauro: «Il Var funziona, siamo favorevoli»

Editoriale politico di Federico Ferri che, senza mai citarlo, prende le distanze dall’opinionista: «Il Var funziona, giusto annullare il gol di Mandzukic»

Il direttore di Sky Sport (Federico Ferri) mette in fuorigioco Mauro: «Il Var funziona, siamo favorevoli»

L’editoriale politico

Prima che la montagna franasse, trascinata dagli smottamenti di Massimo Mauro, è arrivata la posizione ufficiale di Sky Sport in merito alla Var. Che, ovviamente, non è quella abbastanza fantasiosa (eufemismo) dell’opinionista Sky a tinte bianconere. A parlare, anzi a scrivere, è il direttore della testata Federico Ferri. Un pezzo pubblicato sul sito internet di Sky Sport, con la sua firma, traccia un primo bilancio della sperimentazione Var. Un vero e proprio editoriale politico. Che traccia un bilancio positivo del Var.

Lo scrive in maniera chiara, Ferri: «VAR. Vedere. Aiutare. Risolvere. La funzione del VAR, Video Assistant Referee, una persona non una macchina, è soltanto questa. Dopo 7 giornate, quasi un quinto di campionato, si può anzi si deve fare un primo bilancio. Ed è positivo. Molto positivo. I risultati della sperimentazione, perché non va dimenticato che di questo si tratta, vanno oltre i difetti del tutto prevedibili in una fase di test. Sono diminuiti gli errori e – nonostante alcuni irriducibili contestatori – sono diminuite le discussioni in campo. Tutto questo, a fronte di qualche minuto in più di recupero e senza diminuire la quota di tempo effettivo rispetto alle pause».

Va (quasi) tutto bene

Spariti i concetti di emozione e calcio-pagliacciata sostenuti da Mauro nel postpartita di Atalanta-Juventus. In diretta su Sky, ovviamente. C’è spazio per la legittimazione assoluta del mezzo tecnologico. Gli aspetti positivi di cui scrive Ferri «dovrebbero bastare a sostenere chi sta lavorando a questo progetto, intrapreso con coraggio dalla Federazione e dalla Lega all’inizio di questa stagione. Non perché sia perfetto, non perché renda gli arbitri infallibili, non perché prima fosse tutto un complotto. […] Il VAR va sostenuto perché si tratta di una tecnologia al servizio dell’uomo, non al posto dell’uomo. E va sostenuto con tutti i suoi limiti e gli inevitabili incidenti di percorso».

Ferri scrive di alcuni casi capitati in stagione, a supporto di questa tesi: il gol annullato al Torino contro il Bologna, il rigore contro la Juve, a Genova, figlio di un fuorigioco non visto,  il contatto Perotti-Skriniar durante Roma-Inter, il rigore non assegnato a Firenze contro l’Atalanta.

Dimenticarsi il meglio

Ecco, il concetto di Ferri è talmente semplice da apparire perfino scontato – evidentemente non per tutti. Cioè: gli errori ci sono e ci saranno sempre, solo che sono diminuiti. Oggi, magari, fanno più rumore. «Però ci sono state tante situazioni valutate per il meglio. Come l’ultima: l’annullamento del gol di Mandzukic in Atalanta-Juventus. Il punto è: la gomitata di Lichtsteiner sul Papu Gomez c’era? Sì. È stata vista? No. In conseguenza di quel fallo, e senza soluzione di continuità nell’azione, è stato segnato un gol? Sì. Tornando indietro di 13 secondi, rispettando il protocollo, il Var ha segnalato all’arbitro la svista. E, in poco più di mezzo minuto, il gol è stato annullato. Viene da chiedersi: dov’è il problema? Meglio concedere un gol irregolare? Per noi, no».

La comparsa di Mauro (in incognito)

Si parla anche di chi si oppone, non c’è nessuna citazione diretta ai Mauro della situazione. Nel nome del pluralismo, viene da dire, Ferri scrive: «Il fronte degli oppositori in molti casi avanza dubbi che fanno riflettere, e queste opinioni troveranno sempre spazio nel dibattito, a Sky. Ma il problema non è essere a favore o contro il Video Assistant Referee. Piuttosto è il pregiudizio, la cultura del sospetto, il complottismo, la presunzione di malafede. Questi sono i nemici da combattere e, in questo senso, siamo favorevoli al Var proprio perché siamo convinti che sarà un grande alleato, se sfrutteremo la tecnologia in modo corretto e ne accetteremo il margine di errore».

Insomma, prima che Sky venisse incastonata tra i detrattori ufficiali del Var, il direttore ha preso posizione. In maniera chiara. ha salvato la testata, non c’è che dire, da una deriva giullaresca che faceva divertire ma metteva anche tanta tristezza.

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