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De Laurentiis: «Terrei Sarri dieci anni. Ma se vorrà andare via, ce ne faremo una ragione»

Al Corriere della Sera: «Ne troveremo un altro come lui. La Juventus? Li vedo nervosi. Complimenti a Di Francesco. Ghoulam, non accetto condizioni sul contratto»

De Laurentiis: «Terrei Sarri dieci anni. Ma se vorrà andare via, ce ne faremo una ragione»
De Laurentiis

«Alla Juventus mi sembrano nervosi»

De Laurentiis ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. Ha toccato alcuni temi, il più interessante è senza dubbio il futuro di Maurizio Sarri. De Laurentiis, come al solito, è stato poco diplomatico.

Sono innamorato del mio tecnico, lo terrei con me altri dieci anni. Se però vorrà andar via, ce ne faremo una ragione. E troveremo un altro come lui.

È indubbiamente il passaggio più interessante. Del campionato dice che il Napoli ha più certezze rispetto allo scorso anno, nonostante l’infortunio di Milik. «Potrebbe rientrare a inizio 2018. Questo Napoli va forte da dieci mesi, la Juventus si preoccupi».

Parla anche di Var: «Non capisco la polemica sul fatto che rallenterebbe le partite. Sono piccole soste che ossigenano il cervello di tutti, arbitri compresi».

I complimenti a Di Francesco

Rivela quali fossero i piani del Napoli a proposito del portiere: «Volevamo Szczesny ma non voleva stare dietro Reina». In realtà il nodo era l’ingaggio, visto che adesso alla Juventus percepisce 4,5 milioni. «Reina voleva un triennale, un lusso per il fatturato del Napoli. Lo valuteremo di anno in anno».

A proposito di rinnovi, di Ghoulam dice: «È un ottimo giocatore, lo ha dimostrato, ma sul contratto non accetto condizioni da nessuno»

Ha definito la Juventus un po’ nervosa: «Lo sarei anch’io al posto loro. Dopo sei scudetti consecutivi, è difficile continuare a vincere. Non avrei venduto Pogba e Bonucci». E si è dichiarato stupito dalla Roma: «Hanno perso giocatori importanti eppure sono competitivi. Di Francesco è veramente bravo, Roma è una piazza molto più complicata di Napoli. Lì i tifosi sono più critici e meno innamorati della loro squadra».

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