Tre giorni organizzati dal Corriere della Sera con Angela Frenda: laboratori di cucina, masterclass e conversazioni con chef stellati, scrittori, musicisti, artisti
Cibo e arte
“Cibo a regola d’arte”, il format gastronomico-culturale del Corriere della Sera fa tappa a Napoli per la sua sesta edizione. «È stata una scelta – ha sottolineato Angela Frenda la food editor del Corriere e direttrice artistica della manifestazione –. Napoli era tra le due città possibili per sdoppiare l’esperienza milanese. È impensabile parlare di cibo senza le eccellenze gastronomiche che ci offrono Napoli e tutto il sud Italia»
La manifestazione vuole raccontare le radici di una tradizione culturale importante, senza scadere nel folklore. Un mix tra passato e pensiero contemporaneo con contaminazioni esterne.
La prima edizione partenopea di “Cibo a regola d’arte” parla anche con i numeri: 11 masterclass, 8 laboratori di cucina, 23 stelle Michelin, 2 spettacoli teatrali, 2 ospiti musicali, 1 reading, 10 ore di degustazione, 30 ospiti si alterneranno nel refettorio di San Domenico Maggiore.
Non solo terra dei fuochi
Un appuntamento che è una vetrina per la città non solo dal punto di vista culturale, ma anche del turismo. «Il food ricopre grande importanza anche dal punto di vista turistico per Napoli e tutto il sud Italia – ha ricordato l’assessore al Turismo della Regione Campania, Corrado Mattera – In questo modo si mette in mostra Napoli non per la criminalità o la terra dei fuochi, ma per le cose belle che ci sono e che si producono. Non a caso stiamo predisponendo itinerari enogastronomici per dare valore non più solo al singolo prodotto ma alla cultura culinaria nel suo insieme»
Una manifestazione che vuole parlare di cibo, ma non solo di pentole e fornelli. Una contaminazione culturale tra la gastronomia ed altre forme di arte perché, come ha detto presidente del Museo Madre Pierpaolo Forte: «tutto ciò che riguarda il cibo non è estraneo alle strutture culturali. L’importanza del food è sotto gli occhi di tutti, basta pensare che copre il 15-17% del Pil del nostro paese»
Una full immersion nel cibo con tanti accoppiamenti interessanti che vedranno ai fornelli esponenti del mondo della musica, Nina Zilli farà il pane; dell’arte, Mimmo Palladino che si confronterà con lo chef Massimo Bottura; e anche dello sport. Il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis sarà protagonista domenica sera con lo chef Niko Romito.
De Laurentiis con l’unico chef tre stelle
«Il calcio per Napoli è un pezzo della vita dei napoletani, – continua Angela Frenda – anche nel cinema vedi “Così parlò Bellavista” (protagonista della manifestazione domenica alle 12 con la sfida Capitone vs Anguilla tra gli chef Pasquale Torrente e Andrea Berton) dove vendono al mercato il capitone e le parrucche di Maradona. Ci sono due punti fermi nella vita dei napoletani, uno è il cibo e l’altro è il calcio. Metterli insieme è stata quasi automatico. In più abbiamo scoperto che Aurelio De Laurentiis è un grandissimo appassionato di ristoranti e cucina moltissimo. Nella manifestazione non cerchiamo di calare dei personaggi dall’alto solo per far notizia e per De Laurentiis l’accostamento con la cucina aveva un senso»
La giornalista spiega che non è casuale l’abbinamento tra De Laurentiis e l’unico chef 3 stelle Michelin. «Lo ha scelto lo stesso presidente del Napoli e so che sta studiando la sua cucina perché è un tipo pignolo. Non so cosa succederà e cosa verrà fuori perché nulla è programmato e preparato prima e i due protagonisti si incontreranno solo domenica sera».
La partecipazione all’evento è gratuita fino ad esaurimento posti, salvo alcuni appuntamenti a pagamento. Qui il programma