ilNapolista

Il Manchester City del gioco e del talento vince in casa del Chelsea: «Un dominio spaventoso»

La rassegna stampa sul match di ieri a Stamford Bridge: il City vince e convince, e sembra non avvertire le importanti assenze; cosa che, invece, il Chelsea paga in maniera evidente.

Il Manchester City del gioco e del talento vince in casa del Chelsea: «Un dominio spaventoso»
Guardiola e De Bruyne

Senza attaccanti

Una delle chiavi di lettura più interessanti della splendida partita di ieri tra Chelsea e Manchester City la fornisce Espnfc. Che ricorda come entrambe le squadre abbiano affrontato il match senza il loro attaccante di riferimento. Aguero non è neanche sceso in campo, Morata ha dovuto abbandonare il terreno di Stamford Bridge nel primo tempo a causa di un problema muscolare. Scrive Mark Ogden: «La differenza tra le due squadre potrebbe essere tutta qui. Nel senso: una squadra – il City – è stato in grado di scrollarsi di dosso l’assenza del proprio capocannoniere, vincendo in maniera convincente. L’altra, invece, -il Chelsea – è diventata oniffensiva e prevedibile non appena il suo numero nove ha dovuto lasciare il campo».

È una visione intelligente, ancorché parziale, della partita di ieri. L’altro termine chiave è convincente, spiega tutto quello che esula dalle assenze: le due squadre hanno un gioco riconoscibile e proficuo, solo che ieri il City era letteralmente di un altro livello. «Un dominio – scrive il Telegraph – sancito dal gol di uno dei più grandi errori di mercato nella storia del Chelsea, Kevin De Bruybe. Abbiamo assistito a una sfida tra due grandi square, anche se proprio ieri questo titolo poteva appartenere solo ed esclusivamente ai ragazzi di Guardiola. Che, ora, finalmente, stanno giocando come vuole il loro allenatore: schiacciando gli avversari nella loro metà campo, giocando ogni pallone con l’obiettivo di vincere la partita».

La fuga

Il Chelsea si è palesato come una squadra forte, sì, ma molto distante dalla qualità assoluta del City. È il Guardian a spiegare chiaramente questo concetto: «Forse il concetto più allarmante, più spaventoso per le squadre che vogliono vincere la Premier League è che il Manchester City potrebbe produrre la stessa dimostrazione di forza in un’altra partita. La squadra di Guardiola è arrivata in casa dei campioni in carica e ha praticato un gioco di passaggi elegante e proficuo, e ha fatto in modo che le assenze del suo miglior cannoniere e del terzino più pagato dell’estate venissero facilmente dimenticate».

Alla luce di quanto visto ieri a Londra, i cinque puti di vantaggio (già) accumulati dalla coppia di Manchester sul Tottenham sembrano assolutamente meritati, oltreché veritieri. Se lo United è la rappresentazione perfetta della fisicità arrogante applicata al calcio, il City ne fa più una questione di stile, di gradevolezza estetica. Sarà una Premier bella e combattuta, sarà fantastico vedere il Napoli misurarsi con una squadra così. Che, a una quantità di talento smisurata (ieri, dalla panchina, sono entrati Bernardo Silva e Gundogan, tanto per gradire) accoppia oggi un’identità tattica definita, compiuta. Sarà un match proibitivo, ma talmente interessante che il partire sfavoriti non è per forza un peccato. Contro questo City sono davvero in pochi a poter vantare una condizione iniziale differente.

 

ilnapolista © riproduzione riservata