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Leitner, l’azienda che ha “rifatto” la Funicolare centrale: «Guasti fisiologici, c’è attenzione mediatica molto alta»

Dopo lo stop di stamattina, intervista al project manager: «Il Ministero ci ha scritto per delucidazioni. Funziona al 97%, un dato nella media per impianti ex novo. La penuria di personale Anm non ha aiutato»

Leitner, l’azienda che ha “rifatto” la Funicolare centrale: «Guasti fisiologici, c’è attenzione mediatica molto alta»

Un falso contatto

Tecnicamente, la Funicolare Centrale di Napoli questa mattina si è fermata per un falso contatto alla morsettiera dell’alimentazione della pompa ad olio. Il guasto è avvenuto attorno alle 8.45 di lunedì 4 settembre, mentre i treni erano alle stazioni intermedie. In questi casi, si procede all’evacuazione, si riportano i treni nelle stazioni di partenza, si ricerca il guasto, lo si ripara, si procede a due-tre corse di prova e si riparte. Novanta minuti è stato fermo l’impianto, informa l’Anm che ci ha chiarito cosa ha portato all’odierna interruzione.

È difficile, per una cittadinanza già provata da un rendimento insufficiente dei mezzi di trasporto, comprendere come sia possibile che un mezzo di trasporto completamente rinnovato possa continuare a bloccarsi. Direbbe Totò, è la somma che fa il totale. In realtà è proprio l’introduzione di una tecnologia più evoluta, più sofisticata, a segnalare anomalie che magari in precedenza venivano gestiti diversamente.

Anche il Napolista si è posto la domanda di tanti utenti che questa mattina, così come in altre occasioni, si sono trovate sbarrate le porte della neoristrutturata Funicolare. E ne ha parlato con Giuliano Zannotti project manager alla Leitner spa che realizza impianti a fune dal 1888, azienda leader mondiale, e che ha sede a Vipiteno.

L’ingegnere non sapeva nulla del guasto di questa mattina. «Segno che non dipende da noi, altrimenti ci avrebbero contattati». Ma Zannotti ci ha tenuto a spiegare quel che sta accadendo alla Funicolare Centrale di Napoli. «Abbiamo notato – dice – che c’è un’attenzione mediatica molto alta attorno alla Funicolare Centrale. Abbiamo lavorato già in precedenza a Napoli. Abbiamo ristrutturato la Funicolare di Montesanto nel 2006, quella di Mergellina nel 2008, l’impianto di Capri nel 201 e anche la Funicolare di Mercogliano».

Alta mortalità infantile di alcuni componenti elettronici

Zannotti si addentra in questi primi quaranta giorni di nuova vita della Funicolare e comincia dal guasto del primo giorno. «Tecnicamente, il lavoro svolto alla Funicolare Centrale si chiama revisione generale. Il primo giorno abbiamo avuto un problema col software delle porte della vettura. Problema dovuto all’eccesso di zelo di un nostro “softwarista” che dopo il collaudo, il giorno precedente l’inaugurazione, ha fatto una ulteriore modifica. Poiché il giorno dell’inaugurazione era in vacanza, per di più in un luogo con connessione bassa, fummo costretti a intervenire da remoto».

Zannotti spiega che poi tecnici della Leitner sono rimasti a Napoli per una decina di giorni. E che adesso il problema con le porte è completamente risolto. Il project manager della Leitner è consapevole che i guasti successivi alla riapertura hanno destato l’attenzione mediatica e non solo. «Abbiamo ricevuto una richiesta di delucidazioni dal ministero dei Trasporti. Può sembrare strano, ma si tratta di un impianto completamente nuovo che è stato realizzato su una struttura già esistente, quindi con vincoli progettuali. E nel caso della Funicolare centrale abbiamo riscontrato una percentuale elevata di quelle che in gergo tecnico vengono definite morti premature».

Che cosa sono le morti premature? «Moria prematura di pezzi nuovi. Due tre casi di arresto sono stati dovuti alla morte di elettrovalvole nuove appena installate. Può succedere. È successo con elettrovalvole della Rexroth e con componenti elettronici della Siemens. Stiamo parlando di aziende leader nei loro settori. Può succedere».

I problemi di personale dell’Anm

Zannotti aggiunge, «ma lo faccio sotto voce, senza polemica, che la situazione che voi bene conoscete dell’Anm non ha aiutato. C’è carenza del personale, un po’ per le ferie e un po’ per problemi interni, e questo può aver provocato qualche rallentamento nell’individuazione di questi problemini». Con la riapertura della Funicolare Centrale, l’Anm ha dirottato sulla tratta il personale della Funicolare di Mergellina che è stata temporaneamente chiusa. «Vi diciamo quel che abbiamo scritto al Ministero e che la Funicolare Centrale ha avuto dalla sua ripartenza una disponibilità del 97%. Quindi su 100 corse, 97 sono andate a buon fine e tre no. È del tutto normale per un impianto totalmente nuovo. Il lavoro è venuto bene. Ma, ripeto, l’attenzione mediatica su questo mezzo di trasporto è particolarmente alta».

La Leitner ha temporaneamente risolto il contenzioso che aveva con il Comune di Napoli. «Abbiamo rimodulato il contratto e fin qui abbiamo ricevuto quanto pattuito. Le prossime scadenze sono a settembre, vedremo cosa accadrà».

Vedremo. Perché effettivamente le condizioni dell’Anm sono molto difficili. Il 10 settembre dovrebbe anche terminare l’orario estivo e dovrebbero tornare i prolungamenti delle funicolari e della Linea 1 della metro. Il condizionale è d’obbligo.

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