La condanna di sei mesi lo salverebbe dalla decadenza ma la famiglia potrebbe decidere diversamente
Non dovrebbe decadere, famiglia permettendo
Una pena non superiore a sei mesi. È la previsione che fa il Messaggero per la sentenza attesa per venerdì prossimo del processo sportivo che vede imputato Andrea Agnelli. Scrive il quotidiano romano: “Se il Tribunale dovesse avallare l’impianto accusatorio, Agnelli rischierebbe un’inibizione tra i due e i tre anni. In questo caso il patron bianconero sarebbe costretto a rinunciare agli incarichi sportivi, a partire dalla presidenza della Juve”. E aggiunge: “Una circostanza che non dispiacerebbe affatto alla famiglia Agnelli”.
Ma il Messaggero scrive che “il processo dovrebbe portare ad una pena non superiore ai sei mesi. Tanto da consentirgli di non decadere da presidente e di mantenere la presidenza dell’Eca, il sindacato europeo dei club, ottenuta da Agnelli martedì scorso. In ogni caso le intenzioni di famiglia sembrerebbero andare in quella direzione». Quindi la famiglia vorrebbe, secondo Il Messaggero, in ogni caso cambiare presidente della Juventus.
