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Il Napoli ha zittito i criticoni post Shakhtar

Il Napoli è una grande famiglia: Sarri abbraccia i giocatori sostituiti, lo stadio invoca il rigore di Hamsik

Il Napoli ha zittito i criticoni post Shakhtar

Zittiti i criticoni

Come sono felice di non essere come loro, come la maggior parte dei tifosi del Napoli. Dico subito che salendo la scalinata degli spalti della Tribuna Posillipo ho detto al mio compagno di partite e di trasferte che oggi non avrebbero avuto un motivo per criticare De Laurentis, Sarri e la squadra.

Intendiamoci, il mio amico e tutti i tifosi del Napoli amano la nostra squadra solo che sono terribili, in pochi secondi si trasformano in pubblici ministeri, giudici e boia. E, dunque, dopo la sconfitta in Ucraina nella prima partita di Champions gli occhi erano tutti puntati sulle scelte compiute da Sarri.

Dico subito i tre episodi che mi hanno colpito assai: la squadra che è una famiglia; Sarri che abbracciava i sostituiti e il pubblico che incitava Marek a tirare un rigore. Insomma a segnare.

Tre episodi mi hanno riconciliato con i giustizieri

Aggiungo subito che sono tre episodi che mi hanno riconciliato con i giustizieri ridiventati agnellini, che mi hanno commosso per la generosità, l’affetto dei giocatori nei confronti di tutti i giocatori, dell’allenatore con la squadra e del pubblico.

Per dirla tutta, voi altri, voi tifosi delle altre squadre di calcio avete di che invidiarci. Siamo unici noi, ed è unico il Napoli.

Quando un giocatore è in difficoltà, quando un allenatore lo difende a prescindere, quando un popolo che lo incita a segnare, lo invita a tirare un rigore, capisci perché quel giocatore ha deciso di vivere a Napoli. Sì, Marek Hamsik, Marechiaro, il capitano è un giocatore fortunato.

L’applausometro

Chi è un frequentatore del San Paolo o delle partite del Napoli sa perfettamente che Lorenzo (Insigne) nella classifica dell’applausometro è il numero uno. È il nuovo idolo, insieme a Mertens e Marek e Reina e a tutti gli altri. Però, perché negare che per Insigne c’è un debole?.

Bene, quando con il risultato messo al sicuro, Sarri ha deciso i cambi, Giaccherini per Insigne, Ounas per Callejon, Rog per Allan, a parte gli applausi, Sarri li ha voluti abbracciare. Insomma, nel rito della squadra, la loro sostituzione non è stata dettata dal loro non essere in forma, ma da opportunità di ricambi o di messa a riposo in vista della impegnativa partita con la Lazio di mercoledì. E la magia del San Paolo ha ridato armonia e serenità alla squadra e alla sua città.

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