Sono a Napoli nonostante il divieto e a questo punto è meglio farli entrare allo stadio (come del resto accade sempre a noi tifosi del Napoli all’estero).
Ai tifosi del Napoli capita spesso
Piccola premessa: queste righe iniziali sono scritte in qualità di tifoso. La questione ordine pubblico l’affronteremo tra qualche secondo. Ieri a Napoli, contrariamente a quanto disposto dalla Uefa che ha vietato la trasferta, sono sbarcati un bel po’ di tifosi del Feyenoord. Il numero è imprecisato, ma non sono pochissimi. Sono arrivati a Napoli spinti dalla passione calcistica, magari – anzi sicuramente – il calcio per loro è anche un pretesto per altro. Fatto sta che sono a Napoli per la partita di Champions di stasera. E verosimilmente hanno acquistato biglietti di altri settori. Proprio come facciamo noi tifosi del Napoli all’estero. Che abbiamo guardato, allo stadio, tante partite nei settori a noi teoricamente preclusi.
A Madrid i tifosi del Napoli eravamo sparsi in tutto lo stadio. Lo stesso accadde a Londra, contro il Chelsea, e per qualcuno fu una spiacevole serata tra steward e tifosi di casa. Anche a Nizza, trasferta teoricamente vietata, i napoletani c’erano. Insomma, ci siamo sempre stati.
Ordine pubblico
E adesso passiamo all’ordine pubblico. Capiamo le esigenze di ordine pubblico. I tifosi del Feyenoord si sono subito fatti apprezzare a Napoli per una sassaiola nei confronti degli agenti di polizia e infatti in tre sono stati fermati. Ma che senso avrebbe questa sera respingerli agli ingressi? Non sarebbe più semplice ottenere una deroga dalla Uefa e riaprire il settore ospiti? Altrimenti potrebbero essere comunque raggruppati e isolati ad esempio nei Distinti. Ma francamente è inaccettabile l’idea di lasciare fuori dallo stadio tifosi che hanno percorso oltre mille chilometri per una partita di calcio. Non sarà una passeggiata dal punto di vista della gestione dell’ordine pubblico. Lo comprendiamo. Ma non lo sarebbe in ogni caso. Gli olandesi ormai sono in città ed è una realtà con cui fare i conti.