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L’Equipe e la svolta del gol in Serie A: il campionato italiano è il più prolifico d’Europa

Una media di 2,87 gol a partita, più di Premier, Liga, Bundes e Ligue 1: il talento, i tecnici offensivi e la tendenza globale spiegano il cambiamento.

L’Equipe e la svolta del gol in Serie A: il campionato italiano è il più prolifico d’Europa

L’articolo de L’Equipe

Ci sono Insigne e Mertens nella foto d’apertura, e non potrebbe esser altrimenti. Del resto, il Napoli ha (ancora, di nuovo) il miglior attacco della Serie A. Ha segnato 15 gol in 4 partite dopo due stagioni da 80 e 94 reti in campionato. Ma l’articolo de L’Equipe non riguarda solo la squadra di Sarri, ma l’intero campionato italiano. Che, alla vigilia del primo turno è il più prolifico tra i top cinque d’Europa. Media gol: 2.87 per match. Seguono Francia, Spagna, Inghilterra e Germania. La Bundes è a 2,42, quindi abbastanza distante dalle cifre realizzative di una Serie A che riscrive i luoghi comuni (il catenaccio, il gioco speculativo) e prosegue in una rivisitazione estetico-statistica che va avanti da anni. Già a maggio del 2017, nessuno dei grandi tornei continentali aveva toccato le cifre del nostro campionato: 1117 reti, media di 2.9 ogni 90‘.

Nel pezzo del magazine francese, i dati hanno diverse chiavi di lettura. Intanto, l’esplosione e le conferma di tanti talenti offensivi (Mertens, Belotti, Insigne, Immobile, Higuain), e poi l’affermazione di tecnici dai principi meno speculativi, più spettacolari: Sarri in testa, ma ci sono anche Inzaghi, Di Francesco, Montella.

E poi, c’è una tendenza ormai riconosciuta nel calcio europeo. Se lo squilibrio economico tende ad aumentare, finisce per risentirne anche la distanza tra le forze in campo. E quindi, aumenta il divario: i club più forti segnano sempre di più, e per dimostrarlo L’Equipe fa riferimento alla progressione di Real e Barcellona in riferimento alla quota dei 100 gol in campionato. Una vetta toccata una volta dal Real e una dal Barcellona nel ventennio 1987-2007 e poi raggiunta in maniera praticamente “fissa” dai due club nell’ultimo decennio: 8 volte i blancos, 7 gli azulgrana. Oggi è normale, funziona così. Anche in Italia. E Mertens e Insigne sono la foto in vetrina di questo storico cambio di mentalità del nostro calcio.

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