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Stadio Roma, ora il progetto è bloccato dall’assenza di un ponte

Un articolo di Repubblica Roma racconta un iter infinito, che non riesce a trovare via d’uscita: ora è il ministero dei Trasporti a fermare l’iter stadio.

Stadio Roma, ora il progetto è bloccato dall’assenza di un ponte

L’articolo su Repubblica Roma

Ora è un ponte, o meglio la mancanza di un ponte, a bloccare lo stadio della Roma. Secondo l’articolo pubblicato sul dorso capitolino di Repubblica, il parere negativo (e decisivo) del ministero dei Trasporti per il nuovo impianto di Tor di Valle dipende dal taglio di un collegamento con la Roma-Fiumicino. La nuova versione del progetto non prevede un ponte che metta in comunicazione la strada all’area dello stadio, quindi niente stadio. Semplice, lineare. Comico.

Sarebbe stato il Ponte di Traiano, se non fosse per il taglio operato dalla giunta Raggi. L’architetto Ornella Segnalini, la
dirigente che ha firmato il parere negativo del Mit, spiega: «Non si può quindi concordare con la realizzazione del nuovo stadio senza la preventiva e propedeutica realizzazione dell’attraversamento carrabile e dell’uscita per l’impianto». Come detto anche sopra, la riduzione delle cubature e la scomparsa delle torri di Libeskind ha portato alla diminuzione delle opere pubbliche a supporto dell’intervento. Ci sarebbe un altro ponte da costruire il cosiddetto “ponte dei Congressi”, ma secondo il Mit non può bastare a gestire il flusso preventivato. Servono entrambi.

Anche il sistema dei parcheggi non ha convinto del tutto il ministero. Leggiamo ancora Repubblica: «Nel primo progetto c’erano 7.233 posti per moto, 4.481 per auto e 24 per bus. In quello “novato” con l’ok della giunta Raggi gli stalli per due ruote sono diventati 6.562, quelli per vetture 2.143, mentre sono 27 quelli destinati ai bus. Un “decremento” che “potrebbe amplificare le criticità per i veicoli in arrivo allo stadio e del business park dovute all’inadeguatezza dell’offerta di parcheggio”». Ora è atteso il parere finale della Regione, poi una nuova conferenza dei servizi da 180 giorni. Lo stadio della Roma doveva essere un ponte verso il futuro. Scusate, non abbiamo resistito.

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