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Sconcerti: «Il problema del Napoli è l’ambiente»

«Juventus ancora favorita. Il Napoli ha il problema di un gioco troppo veloce e di un ambiente che non sa assumersi responsabilità».

Sconcerti: «Il problema del Napoli è l’ambiente»

La presentazione della Serie A

Mario Sconcerti, sul Corriere della Sera, presenta il campionato di Serie A che sta per iniziare. In realtà, più che il torneo in senso assoluto, l’editorialista scrive delle cinque big e della loro estate, del loro mercato e delle loro prospettive. Il testo è equilibrato, offre spunti di riflessione: accanto ad ogni squadra c’è un voto, che corrisponde a un voto da 1 a 10 che identifica le squadre che hanno fatto meglio o peggio in questa preseason. Juve ancora favorita (9), Napoli che segue a ruota (8.5) e poi le altre, con la Roma a 8 e il Milan e l’Inter a 7.5.

I dubbi della Juventus

Scrivendo dei bianconeri, Sconcerti si concentra sulle criticità di Allegri ma non cancella il titolo di favorita d’obbligo: «La Juventus è ancora la squadra più forte, sia
negli undici sia aprendo tutta la rosa titolari. Restano però alcuni dubbi: perché lo scorso anno vinse di pochissimi punti perdendo cinque partite; perché per farlo fu costretta a metà campionato a cambiare completamente modulo di gioco; quanto può pesare l’assenza di Bonucci e la mancanza di acquisti in mezzo al campo?». Per coprire i “vuoti” e rilanciare Marchisio, Sconcerti lancia un’idea tattica semi-rivoluzionaria: «Non mi meraviglierei così di vedere Allegri lanciato alla scoperta di una piccola diavoleria, tipo Khedira nel ruolo di Bonucci o qualcosa di simile».

Napoli e il problema ambientale

La lettura sul Napoli è condivisibile – almeno da parte nostra. Lo diciamo in partenza, anche se alcune parole sono controverse. La riportiamo integralmente:

Dietro la Juve c’è il Napoli. Rispetto allo scorso anno ha uno schema in più, Milik. E siritrova Mertens centravanti ormai capito. Si è un po’ fermata la crescita di Zielinski, ma credo riprenderà presto. Il Napoli ha due problemi:

1) l’ambiente che lo contagia, l’entusiasmo senza misura, una sfiducia
abbastanza totale nelle istituzioni del calcio, per cui alla fine non ha mai una colpa, una responsabilità;
2) la velocità di gioco: è talmente alta che a volte prende in contropiede la
squadra stessa. In sostanza, quando perde palla a metà campo la squadra è spesso scoperta. È quella mancanza di fase difensiva che riguarda tutti e sette gli addetti al recupero del pallone a far subire al Napoli troppi gol e non lo ha ancora reso buono per uno scudetto. Ma non c’è dubbio che giochi meglio di chiunque in Italia.

Le altre

Per Sconcerti, Roma meglio del Milan. I rossoneri sono «bravi, ma non ancora bravissimi, perché forse mancano i veri fuoriclasse». La stagione dei giallorossi, invece, «da come Di Francesco reggerà il livello della squadra e della città. In ogni caso, la Roma mi pare leggermente più debole rispetto ad altre edizioni del passato».

L’Inter vale lo stesso 7.5 del Milan, secondo Sconcerti. Ecco perché: «L’acquisto migliore è stato l’allenatore, sta nascendo qualcosa di forte».

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