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Adesso Schick è magicamente guarito, e potrebbe finire all’Inter

Un caso clamoroso, che però ricorda come l’errata valutazione mercato sia “alla portata” di tutti. Ma la Juve, con Schick, non ha sbagliato niente.

Adesso Schick è magicamente guarito, e potrebbe finire all’Inter

L’articolo della Gazzetta

Il pezzo che la Gazzetta dello Sport dedica a Patrik Schick si apre così: «È ormai vicinissimo all’Inter». Esatto, proprio così. Perché il giovane attaccante ceco della Sampdoria, giusto ieri, ha svolto le (nuove) visite mediche per verificare la situazione relativa al piccolo problema cardiaco accusato durante i test con la Juventus. Era il 22 giugno. Dopo, altre prove a Roma e verdetto confermato. Si è parlato di aritmia, versione confermata anche oggi – che l’aritmia pare non esserci più.

E ora, Schick andrà probabilmente all’Inter. Non più alla Juventus, o almeno questa è la narrazione delle ultime ore. Ecco, immaginatevi per un attimo cosa sarebbe successo se un giovane attaccante, 21enne, potenzialmente fortissimo, fosse stato agganciato dal Napoli e poi scaricato dopo visite mediche “negative”. E poi magari un mese e mezzo dopo, all’improvviso, fosse “guarito” e avesse firmato per la Juventus o per la Roma. Parlare di rivoluzione armata sarebbe un dovere. Un dovere di cronaca.

Eppure, noi non ci sentiamo di “attaccare” o “condannare” la Juventus per la sua condotta. Anzi, il comportamento dei bianconeri è stato perfetto, encomiabile. I primi test con qualche perplessità, il silenzio, l’attesa, poi la prima fuga di notizie e l’abbandono della trattativa. Se la versione dell’aritmia fosse vera (lo è, ma ci permettiamo di dubitare), e oggi quest’aritmia non c’è più, i bianconeri si sono solo fatti bloccare dall’esito di due visite mediche, entrambi negativi. Cosa avrebbero dovuto fare?

La posizione della Samp

Le parole del medico sociale blucerchiato, Amedeo Baldari, raccolte dalla Gazzetta: «E’ andato tutto bene. Noi per la verità eravamo già tranquilli ma per scrupolo abbiamo voluto rifare i test in questo centro cardiologico di alto livello, conosciuto in tutta Europa, ed è stato confermato che il ragazzo sta bene. Quindi siamo molto sereni e contenti. Non sarà necessario fare altri esami. I risultati sono stati valutati da grandi specialisti, coordinati dal professor Zeppilli (il consulente del Coni che aveva visitato poi il ragazzo a Roma in luglio, ndr.). Al tempo il problema era stato un’aritmia, che è stata superata. Non c’è alcuna malattia cardiaca, il ragazzo è sano. Domani (oggi, ndr.) farà l’idoneità e poi potrà allenarsi con la squadra. Dalla settimana prossima? Anche prima… Patrik è molto tranquillo e sereno, ha sempre seguito la nostra strada. Il vero stress è legato all’attesa dei nuovi esami».

Insomma, la situazione è (stata) sicuramente strana e la guarigione magica e misteriosa di Schick non aiuta a capire. Certo, però c’è da dire che la Juventus ha fatto ciò che doveva fare. Si è fatta fregare, al massimo, dal cuore un po’ dispettoso del ragazzo. Vedremo se anche tra i tifosi bianconeri c’è qualche falange di contestatori irriducibili in grado di polemizzare con la società per questa vicenda. L’anno scorso, a Napoli, qualcuno si indignò per le visite mediche andate male di Davide Santon. Lo riscriviamo, che è meglio. Davide Santon. Poi venne il West Ham, stessa storia. Poi è venuta la Juve, quest’anno, con Schick. Che andrà all’Inter. Capita a tutti, che possa andare male. A volte, agli altri può andare addirittura peggio.

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