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Mertens il nuevo Nueve (come si fa a non essere contenti del 2-0?)

Insigne si è specializzato in quella giocata, Dries si è fatto trovare puntuale. Complimenti a Jorginho per il rigore. Inspiegabili le lamentele per il risultato.

Mertens il nuevo Nueve (come si fa a non essere contenti del 2-0?)
Il gol di Mertens al Nizza, visto da Fubi

Napoli – Nizza  2 – 0

Oh finalmente ci siamo.

Si torna al calcio vero, quello serio, quello che vale qualcosa.
Davanti a noi una prova importante. Difficile ma non impossibile. Soprattutto dopo tutti i discorsi, gli entusiasmi e i voli pindarici sullo scudetto.
Il momento della partita lo assegno, giustamente, all’uomo della partita: il nostro “Nuevo Nueve” (mi attesto, qui e ufficialmente, l’invenzione di questo termine), Dries Mertens.
Goal fatto e rigore procurato, due momenti chiave. Il primo sblocca il match, il secondo lo apre.

La telepatia di Insigne

Il goal: Insigne è arretrato sulla linea di centrocampo, Mertens è piazzato bene tra 2 dei 3 centrali difensivi del Nizza (che come un Carpi qualunque ha deciso di venire a fare le barricate a Napoli) nella loro zona di conflitto. Con un impulso telepatico a onde corte (la battuta la capite da soli), Insigne scavalca, con un tocco, sotto la linea difensiva e Mertens, partito a razzo, lascia sul posto Dante e Virgilio (non è proprio il nome dell’altro difensore del Nizza, ma vabbé, ci siamo capiti). Stop, dribbling sul figlio di Carrizo e tocco di sinistro a porta vuota.

Il Napoli, ma soprattutto Insigne, s’è specializzato in questa giocata. Dovendo giocare molto spesso con squadre che hanno le linee di centrocampo e difesa molto basse e vicine, sei portato a provare questa giocata (peraltro difficilissima): trovare un compagno in quel piccolo fazzoletto di terra tra la linea dei difensori e il raggio d’azione del portiere. Ieri ci siamo riusciti almeno 3 o 4 volte, ma la sfortuna e la poca lucidità non ci hanno fatto approfittare di queste occasioni.

La mancanza di lucidità

La mancanza di lucidità è un fattore molto importante. Dopo un lunghissimo ritiro e tante amichevoli, il Napoli ha avuto una discreta forma per almeno 55 minuti, per poi rallentare vistosamente. Vincere 2-0 contro una squadra che era alla quinta partita che conta, non è poco. Noi siamo alla prima. Considerando le prime partite dei precedenti Napoli di Sarri abbiamo: sconfitta a Sassuolo (2-1) e pareggio a Pescara (2-2).

L’importanza di non prendere gol

Vincere era obbligatorio, non prendere goal importante. Abbiamo fatto entrambe le cose.
Ieri ho letto e sentito discorsi “deliranti” sul risultato della partita. Addirittura che il 2-0 sarebbe un risultato “pericoloso”.
Su una partita di 180′, finire i primi 90 con 2 reti di vantaggio non è pericoloso, è un buon margine. Una gara andata e ritorno la devi affrontare come gli 800 metri, non come i 100 metri.

Ci sono tantissimi precedenti di vantaggi enormi dilapidati: il Milan in 45′ si fece recuperare 3 goal dal Liverpool. Il PSG, l’anno scorso, è uscito dalla Champions nonostante all’andata avesse vinto 4-0.
Quanto avremmo dovuto vincere? Quanti goal per essere sicuri di passare? Un 90-0 sarebbe bastato?

2-0 è un grande risultato

Noi napoletani ci offendiamo se ci dicono che non abbiamo la mentalità vincente. Quest’estate ci siamo riempiti la bocca con la parola scudetto e ora abbiamo paura di perdere 3-0 in casa del Nizza. Non vedete un certo controsenso? C’è un cortocircuito in questo modo di pensare.
Sarebbe auspicabile un poco di calma, come indicato da Mertens dopo la rete.
Calmi. 2-0 è un grande risultato. Si poteva fare meglio? Certo. Ma si poteva anche fare peggio.
Calmi. Testa a Verona.
Calmi. Abbiamo appena iniziato.
P.s. Sono contentissimo per Jorginho, gran bel rigore.
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