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Gazzetta: «Napoli, è il primo silenzio stampa per troppi elogi: bisogna migliorare»

Un breve commento sul silenzio stampa del Napoli, e un parallelo con l’Italia 82: «Quella era una squadra ferita da attacchi di ogni genere».

Gazzetta: «Napoli, è il primo silenzio stampa per troppi elogi: bisogna migliorare»

Il parallelo con Spagna 82

Napoli, il Napoli, la Gazzetta dello Sport e il silenzio stampa. E un parallelo storico decisamente impegnativo, quello con la Nazionale italiana campione del Mondo a Spagna 82. Rispondendo a una lettera di un tifoso, Alberto Cerruti parla del momento non idilliaco nel rapporto tra i media e il Napoli. E non risparmia critiche a una scelta abbastanza contraddittoria, a suo modo di vedere. Le sue parole: «Il Napoli è una squadra elogiata da tutti per il suo bel gioco, al di là dei risultati visto che alla fine della stagione scorsa, è arrivato soltanto terzo, un gradino sotto il secondo di due anni fa. E quindi questo silenzio è un paradosso, che nasce dai vertici societari e non certo dai giocatori. Come è stato un paradosso l’alibi della ricerca della concentrazione in vista della trasferta a Nizza (dopo il 2-0 dell’andata). Dove tra l’altro l’Uefa ha obbligato Sarri a presentarsi alla conferenza stampa della vigilia. Un silenzio per eccesso di elogi, invece che di critiche, non si era mai visto».

Cerruti prova a ipotizzare sia un problema di pressioni: «A meno che non si scambi per critica la responsabilità affidata al Napoli di correre per lo scudetto, come primo sfidante della Juventus secondo la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori. L’Italia del 1982 era una squadra criticata da più parti; ferita da attacchi di ogni genere. Che spiegò i motivi di una decisione storica, la madre di tutti i “silenzi stampa” che ne seguirono. Ma se davvero fosse così sarebbe grave, perché bisogna essere grandi in campo e fuori. Con i fatti e con le parole».

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