La candidatura europea del numero uno della Juventus indurrebbe a pensare che la trattativa per il patteggiamento con la Figc sta proseguendo. Vedremo.
Il bagarinaggio
Sogna di diventare presidente della ECA, European Club Association. Ma, per diventarlo, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha bisogno intanto di una grande e bella faccia tosta, e quella non manca. E poi deve ramazzare il consenso di almeno la metà più uno dei 220 club che ne fanno parte. Consapevoli che dieci giorni dopo il più che probabile dimissionato presidente della Juventus sarà condannato per la storia dei biglietti venduti sottobanco alle tifoserie ultras delle curve dello stadio torinese.
Ci vuole proprio una bella faccia tosta a presentarsi, candidarsi il 5 settembre sapendo che il 15 potrebbe essere condannato con una pena tra i due e tre anni di sospensione dalla carica di presidente.
Bel modello Italia incarna l’uomo Fiat che porta sulle spalle il cognome di famiglia. Almeno John Elkann, il cugino acchiappatutto, il vero capo del gruppo di famiglia, gioca la sua partita a riflettori spenti.
Il ruolo della Figc
Che figura farà l’Italia se sosterrà Agnelli Andrea alla carica elettiva dell’ECA se poi il presidente della Juve sarà condannato?
Forse qualcuno conosce in anticipo quale sarà la decisione dei giudici federali? A una richiesta di patteggiamento, monetizzando la penale delle difese degli imputati, la Procura federale ha risposto picche. Forse il presidente della Federcalcio Tavecchio ha fatto il prestigiatore da ragazzo e il 15 riuscirà a cambiare le carte in tavola?
Noi intanto oggi stiamo sereni al mare. Fiduciosi che stasera qualsiasi sorteggio anche avverso nulla ci potrà fare. Siamo troppo belli e forti. Questo Napoli stupirà per primi noi. E ci faremo grasse risate. In ogni caso. Il biglietto per la Champions ce lo siamo comprati sorridendo.
