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Verratti, calciatore prigioniero: lo vuole il Barça, il Psg (ricchissimo) decide di non cederlo

L’ennesima dimostrazione di come i soldi guidino il mercato: Verratti non può liberarsi dal Psg a causa di uno stipendio rivisto tredici volte in cinque anni.

Verratti, calciatore prigioniero: lo vuole il Barça, il Psg (ricchissimo) decide di non cederlo

Calciatore prigioniero

L’eccezione che conferma la regola. Al di là delle frasi fatte, fa rumore tra Francia e Spagna la storia di Marco Verratti. Il centrocampista del Psg è nel mirino del Barcellona, è un obiettivo conclamato di Valverde per potenziare la squadra di Messi, Neymar, Suarez, Busquets. Un po’ Xavi, un po’ Iniesta, ma per il momento è solo un sogno. Un sogno del calciatore, bloccato a Parigi dal suo contratto con il club della capitale. In un calcio in cui il potere contrattuale è tutto dei calciatori, la vicenda di Verratti è assolutamente un unicum. Un caso limite.

C’è una bella pagina del Corriere dello Sport, che racconta questa storia. Parla il suo procuratore (e amico), Donato Di Campli: «Il Barça punta su Marco almeno da un anno. Ma la situazione si è arroventata in questi giorni. In Francia, a Marco, che pure non proferisce parola e a me che ne sono il procuratore, stanno tirando addosso di tutto. Insulti, attacchi da destra e da sinistra, polemiche alla radio e in tv, bombardamento di tweet e post sui social. Traditore e mercenario sono gli epiteti più carini, oltre a “Raiola di Francia” o “l’arricchito avvocato di provincia che s’è montato la testa”. Eppure, se pensano di intimidirci, hanno sbagliato indirizzo».

La situazione

In pratica, la situazione è semplice. Verratti e Di Campli vorrebbero partire oggi stesso per Barcellona, solo che lo sceicco Al-Khelaifi non cede. Certo, nel frattempo L’Equipe scrive che lo stipendio di Verratti è aumentato tredici volte in cinque anni, dai 60mila euro lordi al mese fino agli attuali 5,6 milioni netti per stagione. Spiega proprio questo, Di Campli: «Punto primo. Io e Marco non siamo né ingrati né esosi. Siamo e saremo sempre riconoscenti al Psg per ciò che ci ha dato e ci dà: secondo te, si può vivere male a Parigi nelle condizioni in cui vive Marco? Certo che no. Marco conosce perfettamente quali siano i suoi impegni contrattuali con il Psg, ma è normale sia lusingato dalla prospettiva Barcellona. Chi non lo sarebbe, a 24 anni, nella stagione che porta ai mondiali?».

«Punto secondo: vuole il Psg costruire una squadra finalmente competitiva in Europa che non si accontenti più di vincere o la Ligue 1 o la Coppa di Francia? Si parla molto di Mbappé e della stratosferica offerta di 150 milioni di euro al Monaco, ma, sinora, nuovi giocatori da Champions a Parigi non sono arrivati».

Ma il punto più importante non è ancora arrivato. È il principio, che somiglia a un capriccio. «Riguarda Doha, dove ha sede il fondo sovrano del Qatar che, fra le molte altre cose, possiede il Psg. Il fondo è presieduto da Tamim bin Hamad al-Thani, l’emiro del Qatar, le cui disponibilità finanziarie sono illimitate. Non cedere Verratti al Barcellona per 100 milioni è diventata una questione di orgoglio. Sai che cosa mi ha detto Al-Khelaifi ? C’è un contratto sino al 2021 e io non potrò mai cedere Marco perché lo considero il campione attorno al quale costruire un grande Psg e perché, se lo cedessi, mi giocherei il posto. A Doha non me lo perdonerebbero mai. Sarebbe come togliere Totti alla Roma».

La lezione

I soldi. Sono sempre loro, a guidare e orientare il tutto. Il Paris Saint-Germain non è un club con problemi economici, potrebbe offrire domattina a Verratti lo stesso contratto dl Barça. Forse potrebbe anche rilanciare, proporgli un ingaggio più alto. Ecco perché nel contratto di Verratti col Psg non c’è una clausola; ecco perché il mondo ideale in cui i club possono realmente far valere il contratto si materializza solo quando c’è un fatturato altissimo.

Verratti non può opporsi al suo contratto, visto e rivisto verso l’alto in quanto a emolumenti. E ora si tiene un Psg che lo paga profumatamente ma non può offrirgli la stessa ribalta di chi lo sta cercando sul mercato. Pulito, semplice, senza problemi. Il capriccio del Psg potrebbe anche terminare, i francesi potrebbero decidere di prendere i soldi del Barça e reinvestirli. Solo che non ne hanno bisogno. E possono permettersi di perdere il giocatore a zero. E possono permettersi di non inserire clausole nei contratti, perché i loro contratti sono i più alti. Verratti non è prigioniero del Psg. È prigioniero della sua firma, del suo stipendio. Dei tredici upgrade salariali in cinque anni. Il progetto del club è un altro discorso, che subentra dopo. Chi vuol capire, capisca.

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