ilNapolista

Higuain, Donnarumma e Bonucci, il tradimento e le reazioni violente

Augurarsi che il figlio di Bonucci si ammali, la rabbia dei milanisti nei confronti del portiere e la nostra un’estate fa: la violenza è il pane quotidiano del calcio

Higuain, Donnarumma e Bonucci, il tradimento e le reazioni violente

Dalla parte di Bonucci

Perché sto dalla parte di Bonucci, e gli esprimo solidarietà per la violenza verbale di cui è stato vittima in queste ore? Solo perché ha sbattuto la porta in faccia alla Juventus approdando al Milan? O perché qualche deficiente sui social si è spinto ad augurargli che l’anima innocente del suo piccolino tornasse ad ammalarsi?

E perché quando si è trattato del tira-e-molla tra Dollarumma e il Milan, io stavo dalla parte del Milan? Perché un ragazzino di 18 anni che ha rinunciato a un inutile diploma di una scuola commerciale o qualcosa del genere si è impuntato per guadagnare di più?

Ho augurato il peggio a Higuain

Strane le dinamiche, le sensazioni, i sentimenti di un tifoso. Diciamo che non sono comportamenti di cui andarne fieri. Ho augurato tutto il peggio possibile, nel mio animo, ad Higuain quando ci ha traditi per la Juve. E quando è venuto al San Paolo per la doppia sfida, Coppa Italia e campionato, l’ho fischiato con tutto il fiato che avevo in corpo.

È il tradimento la molla che ci fa reagire così? O il tradimento che vede tra i protagonisti la Juventus, come nelle vicende Higuain e Bonucci, che fa la differenza.

Un anno è passato da Higuain. Noi non ne facciamo più una tragedia. In alcuni spogliatoi volano imprecazioni e mazzate (come pochi giorni fa in quello della Lazio). Era accaduto anche nello spogliatoio juventino. Che brutta sensazione. Una dose di violenza è il pane quotidiano di questo maledetto e adorabile mondo del calcio.

ilnapolista © riproduzione riservata