ilNapolista

Ceferin: «Le voci sulla Superlega non mi preoccupano, stiamo pensando al Salary Cap»

L’intervista di Aleksander Ceferin, presidente Uefa, a Tuttosport: «L’allargamento della Champions riflette le qualità sportive dei club».

Ceferin: «Le voci sulla Superlega non mi preoccupano, stiamo pensando al Salary Cap»

L’intervista a Tuttosport

«È un onore per me essere il Presidente Uefa, essere coinvolto nel cuore del calcio europeo, poter rappresentare tutte le nostre associazioni e partecipare attivamente allo sviluppo del calcio sul nostro continente. Non è un compito facile, ma l’ho abbracciato con passione e dedizione. Sono convinto che, lavorando a stretto contatto con tutti i soggetti della famiglia europea del calcio, possiamo realizzare grandi cose per il futuro del nostro amato sport». Comincia così l’intervista di Aleksander Ceferin, presidente Uefa, a Tuttosport. Nel resto dell’intervista si parla di cose interessanti: Superlega, Europei, Mondiali, sviluppo e sostenibilità del football europeo, fair play finanziario. Insomma, una panoramica dall’interno della condederazione.

La Champios e la Superlega: «Le voci di un Superlega non mi preoccupano. Sto lavorando a stretto contatto con i club e sanno che la migliore competizione del club nel mondo rimarrà aperta a tutti. Un campionato chiuso è fuori discussione per la Uefa, e i club lo capiscono e lo rispettano. La riforma e l’allargamento della Champions? È un emendamento che riflette le qualità sportive dei club provenienti dalle nazioni meglio classificate e, soprattutto, per migliorare la qualità della competizione».

L’Europeo itinerante: «Quello del 2020 resterà un esperimento isolato, un’edizione unica per celebrare i 60 anni del Campionato Europeo e poi torneremo al tradizionale formato di ospitalità. Per l’Euro 2024, abbiamo due paesi con candidature molto forti: Germania e Turchia».

I Mondiali, il fair play finanziario, l’Italia

Mondiale a 48 squadre e spostamento degli orari per favorire il mercato televisivo asiatico: «Penso il nuovo format della Coppa del Mondo fornirà una spinta al calcio in molti Paesi del mondo, quindi questo potrebbe essere utile per lo sviluppo del calcio. C’è la necessità di trovare il perfetto equilibrio tra generare reddito e dare l’opportunità agli appassionati locali di partecipare alla programmazione delle partite. Per quanto riguarda gli investimenti stranieri, non sono negativi, dobbiamo solo assicurarci che tali investitori lo siano a lungo termine e non scommettano su risultati rapidi. Il “Financial Fair Play” è utile proprio per assicurare che ciò non avvenga, in modo che i club abbiano stabilità economica e prospettiva di gestione».

Il fair play finanziario e le proposte del Salary Cap: «È sempre necessario apportare piccoli emendamenti al fine di tenere il passo con l’evoluzione dell’ambiente attorno al calcio. Generalmente le regole in vigore hanno chiaramente mostrato che il fair play finanziario funziona. Le perdite complessive dei club sono diminuite in modo significativo e continueranno a scendere finché il meccanismo resterà in vigore. Ma i club più ricchi stanno diventando sempre più ricchi e il divario tra loro e gli altri è sempre più grande: in futuro, dovremo prendere in considerazione seriamente la possibilità di limitare i budget dei club per i salari dei giocatori così come stabilire un tetto alle rose per introdurre maggiore razionalità. M anche di questo discuteremo insieme».

L’Italia del calcio: «È un piacere avere alcune delle nostre competizioni organizzate in Italia e dimo tra la volontà della Figc ad essere membro attivo. Voglio ringraziarli per questo e per il loro continuo sostegno al calcio europeo».

 

ilnapolista © riproduzione riservata