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Calhanoglu al Milan, 22 milioni (più bonus) per ricostruire se stesso

Calhanoglu è il sesto calciatore acquistato dai rossoneri, e ha una storia di tormenti e promesse non ancora mantenute alle spalle.

Calhanoglu al Milan, 22 milioni (più bonus) per ricostruire se stesso

Colpo di mercato

Durante l’estate 2015, la sola idea che Calhanoglu potesse unirsi a un club italiano era fuori da ogni logica di mercato. Certo, la Juventus o l’Iner avrebbero rappresentato un’opzione importante per il trequartista turco del Bayer, ma si parlava di una carriera luminosa, da top player in costruzione, tutta da scrivere. In due anni, il mondo si è ribaltato. Il Milan ha fiutato l’affare e ha chiuso il trasferimento, 22 milioni alle Aspirine e la speranza che Calhanoglu possa superare tutte le avversità che l’hanno colpito. È il sesto acquisto concluso dai rossoneri dopo Musacchio, Rodrigues, André Silva, Borini e Kessié.

La depressione, risalente comunque al 2014 (prima del passaggio al Bayer); e poi la squalifica di quattro mesi, comminata durante l’ultima stagione. La sentenza è motivata da un accordo stipulato nel 2011 con il Trabzonspor e mai rispettato. Calhanoglu, infatti, ha sempre giocato solo in Germania (Karlsruhe, Amburgo, Bayer Leverkusen), e non si è unito al club di Trebisonda proprio per trasferirsi all’Amburgo.

Una carriera che sembrava destinata a sbarcare nei grandi club si è dunque un po’ arenata, ma le qualità del calciatore non si discutono. Fantasia, imprevedibilità, inclinazione all’assist vincente e un gran tiro su punizione. Può giocare da trequartista, libero di inventare tra centrocampo e attacco, ma anche in posizione più larga. Per il calcio italiano e per il Milan potrebbe trattarsi di un colpo davvero importante, a patto che riesca l’opera di ricostruzione. Toccherà a Montella provare a restituire smalto a un (ex?) futuro campione.

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