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Lo scambio Pavoletti-Meret risolverebbe due problemi del Napoli

Uno scambio alla pari – o quasi – con l’Udinese permetterebbe al Napoli di spostare più in là la dimensione della sua programmazione, e di dare un senso all’acquisto di Pavoletti.

Lo scambio Pavoletti-Meret risolverebbe due problemi del Napoli

Il caso-Reina

Siamo in dirittura d’arrivo per il caso-Reina: il Napoli, presumibilmente e probabilmente, manterrà in organico il portiere spagnolo, gli offrirà il ruolo da titolare per un’altra stagione. La soluzione più logica, la più ragionevole. E anche quella che soddisfa di più il Napoli e in parte anche Reina.

Accanto a Pepe, il Napoli provvederà all’acquisto di una riserva giovane, che possa crescere e imparare e rappresentare il futuro. In tempi non sospetti, Il Napolista ha scritto che questa ipotesi sarebbe stata la più sensata. Szczesny è stato un obiettivo sensibile, poi non è stato possibile prenderlo e quindi Reina, ancora Reina, perché per Sarri è praticamente imprescindibile e perché chiunque altro avrebbe rappresentato un investimento troppo oneroso o un downgrade dal punto di vista delle doti o del carisma.

Intrecci di mercato

Arrivare a Meret, però, non sarà facile. Non può, non potrà esserlo. Perché si parla di un piccolo (non dal punto di vista anagrafico) Donnarumma, di una specie di fenomeno annunciato. Uno di quelli che il Napoli è accusato di non seguire, uno di quelli che il Napoli non riesce a prendere perché li prende la Juventus. Appunto, si era parlato tanto di Meret in bianconero piemontese. Era stata un’ipotesi calda, un’operazione simil-Reina fatta con Buffon per assicurarsi uno dei migliori prospetti nel ruolo. Se a qualcuno può servire una certificazione ulteriore, eccola qui.

Dicevamo: non sarà facile, non potrà esserlo. Per Meret ci vogliono 20 milioni, secondo il racconto comune del mercato. Nel frattempo, però, l’Udinese ha bisogno di un attaccante. Perché Duvan Zapata, colui che ha colmato il buco del centravanti nell’organico friulano, è tornato al Napoli e il Napoli chiede troppo per lui. I rapporti, però, restano ottimi sull’asse Pozzo-De Laurentiis (e rispettivi staff). Allora, perché non proporre uno scambio quasi alla pari tra Pavoletti e Meret?

L’idea giusta

È l’ipotesi lanciata questa mattina dalla Gazzetta, in realtà se ne parla in maniera sotterranea da giorni. La valutazione di Pavoletti, 15 milioni circa (un deprezzamento di tre milioni rispetto alla cifra investita a gennaio dal Napoli: ci sta se non riesci minimamente a importi nei sei mesi della tua prima esperienza in una big), permetterebbe al Napoli di portarsi a casa Meret con un piccolo conguaglio. Una cifra minimal tra i tre e i cinque milioni se si vuole trattare ancora un po’.

Con questa trade, usiamo un gergo cestistico, il Napoli risolverebbe il vero problema di questo mercato (il portiere) e preverrebbe i malumori certi di un Pavoletti che sarà giocoforza costretto a fare tanta panchina. Perché c’è Mertens, perché c’è Milik. Pavoletti fu un acquisto giusto in un momento che sembrava giusto, ma che in realtà era giusto per il fantasista belga riscopertosi centravanti. Sarebbe un peccato venisse completamente bruciato sull’altare di un turn over inapplicabile. Anche perché “prima di lui”, gerarchicamente e per qualità assoluta, c’è il secondo acquisto più costoso della storia del club, proprio Arek Milik.

Meret aprirebbe al Napoli una porta sul futuro, spingerebbe la programmazione ad un livello ancora più prospettico perché più dilatato nel tempo. E farebbe da “paracadute” per un acquisto, quello di Pavoletti, che finalmente avrebbe trovato un senso ultimo. Difficile trovare una scelta che potesse o possa essere più giusta e intelligente di questa. Per tutti i soggetti in causa, almeno secondo noi.

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