Doveva essere un’estate tranquilla, invece il calciomercato sta rivoluzionando tutto. Ora si parla di Dybala via, mentre a Napoli aspettiamo Dimaro.
Dopo Donnarumma
Una moria. Anche Dybala. doveva essere una tranquilla campagna acquisti. Almeno per noi. Un portiere da lanciare durante l’interregno di Reina. Un paio di difensori senza strafare. Insomma, il patto dello spogliatoio («Tra un anno tana libera tutti») per cercare di strappare lo scudetto nel prossimo campionato, ci ha lasciati sereni in queste settimane di riposo, relax, vacanze.
E invece. Apriti cielo. Prima Donnarumma, poi i boati su Dybala (legati alle voci su Cristiano Ronaldo).
Siamo a un terremoto delle certezze, a una distruzione dell’Olimpo dei miti. Ma noi a Napoli ci prepariamo alla festa per Maradona, il 4 luglio, e «Gigino a bandana» si appresta a conferirgli la cittadinanza onoraria. Non so perché ma questa cerimonia la vedo un po’ barocca, kitsch. Non ne sentivo bisogno. Dopo il San Carlo, mi pare esagerato. Ma per Maradona sono disposto ad accettare tutto. Contento lui, contento noi.
Ma gli altri stanno in sofferenza. I popoli della Juve e del Milan sono in sofferenza. Anche loro vivono una brutta quaresima. È tempo di cambiamenti. Squadre, allenatori, diritti televisivi. In questo grande Ambaradan l’importante è non perdere la bussola. Se solo De Laurentis fosse meno tirchio, se desse un bel centro sportivo si suoi giocatori e alla città. Ma questo è un altro discorso. Siamo tutti al mare, aspettando Dimaro. Quest’anno nessun lutto, nessuno da piangere. Ed è una sensazione bella.
