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L’esposto presentato da Mediaset all’Antitrust: «Diritti tv, pacchetti squilibrati»

Nel mirino dell’azienda del biscione, la composizione del pacchetto D e la possibilità che si possa creare una posizione dominante – di Sky – sul mercato.

L’esposto presentato da Mediaset all’Antitrust: «Diritti tv, pacchetti squilibrati»

L’articolo della Gazzetta

Non c’è pace. Lo scrive anche la Gazzetta dello Sport. Che apre così il suo pezzo dedicato: «Non c’è un’asta dei diritti tv della Serie A che fili via liscia». Stavolta tocca a Mediaset il ruolo del “guastafeste”. L’azienda del Biscione ha infatti presentato un esposto all’Antitrust per chiedere la riforma del bando d’asta per il triennio 2018-2021. La motivazione: uno squilibrio nella composizione dei pacchetti.

Mediaset paga una situazione finanziaria negativa

«Risulta fortemente squilibrato in quanto il pacchetto D concentra in un’unica offerta per prodotto 324 eventi relativi a ben 12 squadre e 132 partite in esclusiva». Il problema, come spiega anche la Gazzetta, è in realtà più semplice. E discende dalla situazione patrimoniale – non proprio florida – di Mediaset. A cui non sta bene, nello specifico, «che la Lega e Infront a questo giro abbiano accentuato il valore del pacchetto in esclusiva inserendo squadre particolarmente interessanti sul piano dei bacini d’utenza, come Roma, Lazio, Fiorentina, Genoa, Bologna, i cui tifosi dovranno obbligatoriamente acquistare l’unica offerta commerciale esistente. Anche se questo dovesse comportare un nuovo abbonamento da aggiungere a quello preferito negli anni precedenti. Oppure, fatto ancor più censurabile, la migrazione forzata da un abbonamento all’altro».

«In teoria, il pacchetto D, che  eraltro è multipiattaforma, è accessibile a tutti gli operatori interessati. Nei fatti la base d’asta di 400 milioni esclude la stessa Mediaset che, a causa del pesante deficit di Premium, ha già annunciato un approccio “opportunistico” alle acquisizioni dei diritti sportivi. Mediaset dovrebbe accontentarsi, proprio per le limitate disponibilità, del pacchetto B. Quello con le quattro big Juve, Milan, Inter e Napoli e quattro piccole (base d’asta 200 milioni), ma evidentemente il contenuto non le basta».

Le reazioni della Lega

In parole povere, Mediaset vorrebbe scongiurare una posizione dominante – di Sky – che si genererebbe con questo tipo di vendita. La controparte, però, sembra abbastanza tranquilla. Le linee guida seguite per mettere a punto i pacchetti sono state dettate proprio da quell’Antitrust a cui Mediaset ha presentato il suo esposto. Il termine per le offerte è il 10 giugno prossimo. Un eventuale esame del ricorso potrebbe rallentare il percorso di asta e vendita. Nulla di nuovo o di diverso dal solito, in fondo.

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