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Il senso del gufare, Eduardo e il (quasi) rifiuto della scaramanzia

Tra stasera e domenica, una parte della tifoseria avrà modo e possibilità di scegliere come gufare. C’è chi fa una scelta diversa, e vota per il meno peggio.

Il senso del gufare, Eduardo e il (quasi) rifiuto della scaramanzia

Se son rose fioriranno

Le ultime settimane mi hanno insegnato a non gufare. È l’amara verità. Non porta bene. Ne devo prendere atto e pensare solo a noi. Nessun passo indietro. Ve lo prometto. Stasera sceglierò un bel film da vedere e domenica, per mia fortuna, durante il posticipo serale sarò in aereo. Ci sta, sia chiaro, occuparsi della classifica degli altri e anche pronosticare risultati che possano essere utili per noi ma ho deciso di non intossicarmi più. Come diceva Eduardo “essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male”. “Ci converrebbe che”, “ma come si fa a tifare per”, arravugliateve vuje cu’ ‘sti penziere, avete ragione: bisogna votare per il meno peggio. Ma io non me la sento perché se son rose fioriranno. E chest’è.

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