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Sarri: «I giornalisti dovrebbero dire le cose come stanno, grandi meriti ai calciatori»

Maurizio Sarri presenta Napoli-Fiorentina in conferenza stampa: «Per vincere bisogna giocar male? È un luogo comune a cui non credo».

Sarri: «I giornalisti dovrebbero dire le cose come stanno, grandi meriti ai calciatori»

La conferenza stampa di Maurizio Sarri alla vigilia di Napoli-Fiorentina.

Napoli-Fiorentina

È una partita difficile dal punto di vista mentale perché il nostro obiettivo dipende dagli avversari. Se questo basta, ottimo. Se non basta abbiamo centrato degli obiettivi intermedi. La squadra avversaria è forte, riesce a tenere palla per buoni periodi di gioco e sono disposti con un modulo che ci crea dei problemi

La stagione del Napoli

Siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto ma vogliamo arrivare in fondo al campionato. Mertens? Sono contento, ma in questo momento la mia testa pensa solo ed esclusivamente alla Fiorentina. Per me è una notizia di contorno. Tiriamo via la Roma dai nostri discorsi, noi dobbiamo battere i nostri record. Noi vogliamo quello della storia del Napoli in riferimento ai punti, 82 fatto l’anno scorso. Noi dobbiamo fare questo, se basterà per il secondo posto è bene. Altrimenti abbiamo fatto tutto quello che potevamo.

Allan

Allan ha un affaticamento muscolare, siamo a poche ore dalle partita e quindi valuteremo tutto nell’allenamento di domattina. Il rischio non sembra elevato, però decideremo nelle ultime ore. Per noi Allan è un elemento importante, ma abbiamo anche le alternative per poterne fare a meno.

La fierezza di Sarri per il gioco del Napoli

Io riesco a pensare solo step by step. Quindi penso solo alla Fiorentina. Non riesco a pensare alla soddisfazione per la partita precedente. La squadra ha lo stesso atteggiamento mentale che ho io, altrimenti rischi di non fare un finale di stagione all’altezza.

Le scelte per il centrocampo

Io credo che ogni valutazione dipenda dalle condizioni dei miei calciatori. Noi abbiamo un possesso palla medio del 62%, un dato che si abbassa di dieci punti percentuali quando giochiamo contro la Fiorentina. Questa cosa ci disturba un attimo perché non siamo abituato. Per questo, le nostre partite contro di loro sono state sempre problematiche. Poi loro hanno anche tante qualità: Bernardeschi, Ilicic, Saponara, Kalinic. La loro organizzazione si accoppia a delle qualità enormi.

Il Napoli e il più bel calcio d’Europa secondo gli addetti ai lavori

I giudizi degli altri sono considerazioni personali, il Napoli gioca un calcio piacevole ma l’obiettivo è vincere le partite. Dobbiamo unire le qualità di palleggio mostrate con il risultato. Ultimamente ci siamo riusciti con continuità, dobbiamo credere a una certa filosofia. Il nostro paese vive su alcuni luoghi comuni secondo cui per vincere bisogna giocare male. Non sono d’accordo, ma bisogna che la nostra filosofia di gioco ci costringe di tirare fuori il 100% delle nostre qualità. Io sono fermamente convinto che il nostro 100% si tira fuori con questo modo di giocare.

Vince chi ha il fatturato più alto

Mi sembra evidente: chi ha più soldi può comprare la macchina più lussuosa. È normale, ma non è matematico. Per fortuna accadono storie che sovvertono questa considerazione, e per questo vengono ricordate. La probabilità che i calciatori da 100 milioni siano più forti di quelli da 30 è molto più alta. Per tutto questo mi sembra un discorso abbastanza ovvio.

Il progetto umano e i meriti di Sarri

I meriti sono solo dei calciatori. Questo è un gruppo sano, con dei valori, che crede fortemente nelle proposte che gli presento. Caratterialmente io sono uguale, ho sempre gli stessi difetti, uso un linguaggio che non dovrei usare. Il merito è tutto di questo gruppo, non è difficile gestire i grandi calciatori ma le primedonne in Serie C.

Quanto è lontano il sogno

Voi non dovete chiederci del nostro sogno, il sogno è nostro. Voi dovete dire le cose come stanno, non capita spesso. Non trovo che ci sia né grande equilibrio, né tanta voglia di raccontare come stanno. Se questo facilita la vendita dei giornali, alzo le mani. È una scelta economica. Per quanto riguarda i fatturati, per esempio, non riesco a capire come un giornalista non arrivi a certe conclusioni. Fortemente ci sono situazioni diverse, che però si ricordano proprio per la loro eccezionalità.

Il terzo posto come obiettivo intermedio

Noi nel nostro sogno non siamo contenti del terzo posto, che ci porta a un preliminare. Ci sarà chi criticherà il terzo posto ma ci hanno messo quinti nella griglia di partenza. Erano fuori prima o sono fuori adesso.

I difensori, per quest’anno e per l’anno prossimo

Io non chiedo mai niente, se mi viene chiesta un’opinione faccio le mie valutazioni tecniche e tattiche ma anche morali. Abbiamo subito qualche gol in più, ma abbiamo il terzo rendimento difensivo d’Italia e subiamo la seconda miglior quota di conclusioni dopo la Juventus. Abbiamo fatto errori individuali clamorosi, fa parte della normalità. Mi sembra un reparto in crescita, sono calciatori che hanno la mia completa fiducia perché mi danno la sensazione di poter crescere.

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