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Il Registro tumori infantili: «Nella terra dei fuochi dati in linea col resto d’Italia»

Presentati alla Regione Campania i dati dell’Istituto del Santobono-Pausilipon

Il Registro tumori infantili: «Nella terra dei fuochi dati in linea col resto d’Italia»

Come se fosse una provincia a sé

È strano parlare della Terra dei fuochi e dell’incidenza dei tumori in quella zona della provincia di Napoli che ha addirittura ha un nome ben definito. Come se fosse una provincia a sé. È strano, perché ci si sente persino in difetto a sostenere la tesi che c’è stata un’esagerazione mediatica che ha gravemente compromesso l’immagine dell’economia campana. Non ci si è mai fermati a cercare di capire che cosa stesse accadendo realmente. Dove fossero le criticità dove invece le storie buone soltanto per riempire programmi tv e articoli di giornale.

Il registro tumori infantili

Senza dilungarci, oggi a Napoli sono stati presentati i dati del registro tumori infantili della Regione Campania. La Campania è stata la terza regione d’Italia ad attivare questo speciale registro dopo il Piemonte e le Marche. È il registro tumori specializzato nell’età infantile con la base di popolazione più ampia a livello nazionale (oltre l’11%).

Il registro tumori infantili – che ha sede all’Azienda ospedaliera Santobono Pausilipon – ha inviato al presidente della Giunta della Regione Campania Vincenzo De Luca “una prima relazione, sull’andamento dell’incidenza (nuovi casi) e mortalità per tumore maligno nei residenti campani di età compresa tra 0 e 19 anni, relativa al periodo 2008-2012 con una specifica sezione dedicata allo studio della patologia oncologica nella popolazione infantile residente nei 90 Comuni della Terra dei fuochi”.

Stessa incidenza dei Paesi del Sud Europa

I risultati sono chiari: “Le prime analisi sull’insieme di tutti i tumori maligni – è scritto nel rapporto – rilevano che in Campania i bambini e gli adolescenti si ammalano con la stessa frequenza che nel resto dell’Italia senza evidenziare differenze geografiche significative tra le province regionali. Le stime di incidenza oncologica in Campania, quindi, si allineano a quelle dei Paesi del Sud Europa, che nel panorama internazionale risultano essere le più elevate”.

“Rispetto alle principali classi di diagnosi, in entrambe le fasce di età, non sono stati osservati scostamenti statisticamente significativi rispetto al dato nazionale, con la sola eccezione di quanto osservato nei tumori epiteliali maligni degli adolescenti. Questa classe diagnostica, costituita per la maggior parte dai tumori della tiroide (circa 22 nuove diagnosi all’anno), ha mostrato un eccesso d’incidenza statisticamente significativo (+7 casi/anno rispetto all’atteso). Non si rilevano differenze significative nella distribuzione territoriale (analisi per provincia)”.

Terra dei fuochi

Una sezione speciale è dedicata alla cosiddetta Terra dei fuochi, nome che andrebbe vietato per i danni mediatici che ha creato. Riportiamo pari pari quel che è scritto nel protocollo.

Lo studio dei tumori nell’area “Terra dei fuochi” (analisi condotte per l’insieme dei 90 comuni riconosciuti dalle direttive interministeriali e per territorio delle quattro ASL di afferenza) ha evidenziato tassi d’incidenza in linea con i dati nazionali e con il resto dei comuni campani non inclusi nell’area. Anche i dati di mortalità per causa oncologica non hanno evidenziato differenze significative rispetto ai dati nazionali e regionali (confronto con l’intera Regione Campania e con l’insieme dei comuni non compresi nella Terra dei fuochi)

Tali risultati, pur estremamente importanti in quanto finalmente introducono un elemento di conoscenza basato su metodi riconosciuti e validati a livello internazionale dell’incidenza oncologica nel suo complesso, necessitano, per la comprensione più profonda del fenomeno, di analisi aggiuntive basate su studi descrittivi di maggiore dettaglio e studi analitici che integrino i dati raccolti dal Registro tumori infantili con misure di esposizione ambientale.

Le parole di De Luca

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha così commentato: «In Campania per le malattie tumorali la regione è in linea con i dati nazionali. Per i dati di mortalità infantile siamo al di sotto di quanto registriamo su base nazionale. Sono dati importanti che si uniscono ad un importante risultato organizzativo. Oggi siamo una regione che ha una copertura per quanto riguarda le malattie tumorali del 71%, cioè abbiamo il 71% della popolazione campana monitorata. Entro l’anno avendo l’accreditamento nel registro tumori di Avellino e Benevento, saremo l’unica regione d’Italia ad avere il 100% di copertura».

E ancora: «Tutto questo si aggiunge al lavoro di monitoraggio che sta facendo l’Istituto Zooprofilattico. Abbiamo appena inaugurato una bio banca, una banca che custodisce campioni biologici, un patrimonio scientifico quasi unico in Italia. Possiamo dunque lanciare un messaggio di serenità ai nostri concittadini per la struttura scientifico-organizzativa di assoluta avanguardia messa in campo e per le iniziative di controllo generale avviate sul territorio».

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