ilNapolista

Oggi i pacchetti dei diritti tv, spaccatura in Lega (Napoli astenuto)

Come altre nove club (su 22, con le due neopromosse già certe), il Napoli non è d’accordo con la vendita secondo le indicazioni dell’antitrust.

Oggi i pacchetti dei diritti tv, spaccatura in Lega (Napoli astenuto)

L’articolo della Gazzetta

Oggi è il giorno. La Lega Serie A, ieri, ha deliberato in assemblea il sì al bando per la vendita dei diritti tv del triennio 2018-2021. La ricostruzione della giornata in un articolo della Gazzetta dello Sport racconta come la decisione non sia stata unanime (13 voti su 30) e non abbia ricevuto l’appoggio di Juventus, Roma e Napoli. Che, nella quarta e decisiva votazione, si sono astenute.

La prima parte del pezzo della rosea spiega l’importanza di anticipare l’Uefa e i diritti della Champions. La spiegazione di questo concetto nelle parole di Luigi De Siervo, amministratore delegato di Infront Italy: «Non è una gara con l’Uefa ma è evidente che arrivare sul mercato prima obbliga gli operatori a compiere delle scelte in termini di investimenti partendo dal prodotto più importante, che non può che essere la Serie A».

Divisioni

Come detto, le attuali squadre al vertice del campionato si sono astenute nella votazione decisiva. Insieme a loro, non hanno votato Bologna, Chievo, Cagliari, Sassuolo, Spal e Torino – le due neopromosse erano state invitate. Il problema lamentato (anche dal Napoli, dunque) riguarda «una discontinuità con il passato, cioè la volontà di una vendita per prodotto e non per piattaforma privilegiando le esclusive e adeguandosi, così, ai modelli di riferimento delle altre leghe europee che hanno fatto registrare rilevanti incrementi di ricavi. L’obiettivo era aumentare il costo unitario della singola partita, anche con una spalmatura delle finestre orarie. Ma il pronunciamento nei giorni scorsi dell’Antitrust e dell’Agcom sulle linee guida ha indotto Infront a virare su un altro sistema».

I pacchetti

Saranno cinque e saranno «misti», secondo De Siervo.  Uno per il satellite, uno per il digitale terrestre, due per il web, di modo che tutte e tre le piattaforme abbiano i diritti di 8 squadre, e uno «multipiattaforma » in esclusiva con le partite delle restanti 12 squadre. Più uno di servizi accessori.

Il concetto dell’esclusiva inizierà però a fare capolino anche nel nostro calcio: chi si assicurerà il pacchetto delle 12 squadre sarà l’unico a poter mostrare le immagini di Roma, Fiorentina e Lazio. Tra le 8 squadre comuni a tutte e tre le piattaforme ci saranno Juve, Milan, Inter e Napoli.

Incassi

Le stime d’incasso della Gazzetta sono abbastanza ottimistiche: «Sky potrebbe acquisire tutto il campionato sborsando qualcosa in più del corrispettivo (573 milioni annui) del ciclo precedente, ma c’è l’incognita Mediaset, che dopo il bagno di sangue della Champions, ha annunciato un «approccio opportunistico» sui diritti calcistici: la volta scorsa pagò 370 milioni a stagione per la A, e adesso che potrebbero volercene circa 300?».

Il totale degli introiti per il mercato interno dovrebbe essere di circa un miliardo di euro, poi si cercherà di incassare una buona cifra anche dal mercato estero. Per questo è stato contattato Paolo Sorrentino: potrebbe occuparsi di creare dei filmati per mostrare la bellezza del nostro calcio in modo da renderlo più appetibile all’estero. L’obiettivo sono i 200 milioni. Totale: 1,4 miliardi di euro. Oggi l’apertura delle buste. Vedremo se l’ottimismo sarà verificato nella realtà.

ilnapolista © riproduzione riservata