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Kpmg: il Napoli ha un enterprise value di 409 milioni di euro (20esimo in Europa, quinto in Italia)

Il report “The European Elite 2017” analizza gli enterprise value dei club europei: Napoli in crescita del 4%, Juve prima squadra tra le italiane.

Kpmg: il Napoli ha un enterprise value di 409 milioni di euro (20esimo in Europa, quinto in Italia)

Cos’è l’enterprise value

Un articolo della Gazzetta dello Sport spiega e racconta il rapporto Kpmg Football Benchmark “The European Elite 2017”. Non è la solita classifica dei fatturati o dei debiti accumulati, quanto la graduatoria dei cosiddetti enterprise value. Ovvero, «la somma degli apporti dei soci nel capitale e dei debiti al netto delle liquidità». In parole più povere: il valore aggregato e aggregativo dell’azienda, ricavato da un complesso sistema di calcoli tra multipli del fatturato, profittabilità (rapporto stipendi-fatturato), della popolarità (seguito sui social media), del potenziale sportivo (valore della rosa) e delle infrastrutture di proprietà. Nella Top 20 c’è anche il Napoli, quinta italiana (ma in crescita) dietro Juventus, Milan, Inter e Roma. Sotto, la tabella delle prime 20 posizioni.

Dall’edizione odierna della Gazzetta.

Nel pezzo della Gazzetta, una spiegazione dei concetti che stanno dietro quest’analisi viene da Andrea Sartori, capo della sezione sportiva di Kpmg: «Il valore d’azienda e il prezzo sono due concetti diversi. Se guardiamo il caso delle milanesi bisogna tenere presenti le esigenze specifiche dell’acquirente. Se Suning ha delle sinergie derivanti dall’acquisizione dell’Inter, questo non va a tradursi nel valore d’impresa ma nel prezzo che va a pagare. L’esempio più  eclatante è la Juve. Oggi in Borsa, dopo il boom degli ultimi mesi, ha raggiunto una capitalizzazione  di un miliardo che era il valore assegnatole da Kpmg l’anno scorso».

Il Napoli cresce del 4% anche in un anno senza Champions (i riferimenti economici sono agli ultimi bilanci pubblicati, quindi quello 2016 del Napoli), ma è ancora Sartori a chiarire questa e altre dinamiche: «Il campionato inglese, con 6 squadre nella nostra top 10, ha conseguito certi valori grazie alla valorizzazione del prodotto della Premier. In Italia la valutazione della Roma è cresciuta di un centinaio di milioni con la Champions, Lazio e Napoli rappresentano ottimi esempi di gestione. Se si lavorerà bene sul prodotto Serie A, ci sarà un effetto traino su tutte le squadre italiane».

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