Intervista a Raul Albiol sulla vita personale: «Io e mia moglie abbiamo avuto due figli prima del matrimonio, poi gli altri due sono cresciuti a Napoli».
Intervista personale a Radio Kiss Kiss Napoli
Raul Albiol interviene in diretta a Radio Kiss Kiss Napoli. Il difensore spagnolo si sottopone a un’intervista “personale”, con domande riferite alla sua vita privata piuttosto che al calcio. Alcune risposte, però, chiamano in causa momenti anche abbastanza “particolari” del suo lavoro, come ad esempio il rigore non concesso nella semifinale di andata di Coppa Italia allo Juventus Stadium.
Gli stadi più importanti per Albiol
Il Mestalla è il campo del mio cuore. Sono cresciuto con le giovanili Valencia, facevo il raccattapalle e prima ancora andavo da tifoso con mio padre. Ricordo il Matusa perché ho fatto gol, all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo non mi piace molto andarci. Lo Juventus Stadium? Mi ricorda un rigore che manca.
La vita personale
Ho quattro figli a 31 anni, sono stato veloce. Mi piace stare con loro dopo l’allenamento, perché poi nei week-end non posso. Spero che diventino delle belle persone, e che stiano sempre bene. Io e mia moglie abbiamo avuto due figli già prima del matrimonio, dopo sono nati altri due bambini che sono cresciuti qui a Napoli. Come ho conquistato mia moglie? È stata dura, l’ho conosciuta in una palestra di Valencia. Da lì in poi l’ho marcata a uomo e dopo un mese siamo usciti insieme. Ero giovane, avevo 19 anni. Andare in discoteca? Potevo farlo a vent’anni, se ci vado oggi mi occorrono quattro giorni di riposo.
Paralleli
Reina popstar? No, lo vedo più come un attore alla Bruce Willis. Hamsik? Se fosse un animale, sarebbe una tigre. Insigne invece mi ricorda Munitis. Koulibaly un film? Uno di Tarantino. Django, per esempio. La mia musica prima della partita? Di solito ascolto canzoni soft, ma mai prima della gara altrimenti poi mi resta in testa.