L’iniziativa dei tifosi del Bvb (rilanciata anche dal club): ospitalità, “a bed”, per i tifosi del Monaco in trasferta. Una lezione, non solo di vita.

Su Twitter
Ci sono cose che non si possono fermare. Prendi Borussia Dortmund-Minaco. Nel senso: una partita di Champions League può essere rinviata causa attacco esplosivo («mirato», secondo la polizia tedesca) al bus della squadra di casa. Il mondo bello che gira attorno a questo sport, però, non si ferma. Anzi, quasi si alimenta. La partita non si gioca, eppure il trionfo è della civiltà, dell’integrazione, dei valori positivi. Lo spiega Twitter, che racconta il mondo. Basta scrivere, nella query di ricerca del social, #bedforawayfans. Basta, se vuoi fare un viaggio meraviglioso nella galassia del tifo.
Ne scrivono tutti. Una ricerca su internet spara tutti i siti più importanti: Eurosport, Gianluca Di Marzio, La Stampa. Tre esempi, ce ne sono centinaia di migliaia. Prendiamo “in prestito” proprio le parole del quotidiano torinese, versione online, per spiegare senso e specifiche dell’hashatg: «I tifosi del Borussia Dortmund, su Twitter, hanno lanciato l’hashtag #bedforawayfans, ossia «un letto per i tifosi ospiti. Iniziativa che serve a offrire ospitalità ai supporter del Monaco, rimasti in Germania in attesa del recupero della partita di Champions League. […] Un gesto di fair-play che non può passare inosservato in tempi di estrema diffidenza verso il prossimo, soprattutto se straniero. Un gesto (rilanciato anche dall’account Twitter ufficiale del club tedesco) che va a braccetto con quanto successo all’interno del Signal Iduna Park, lo stadio di Dortmund».
Cori per il Borussia
Il riferimento dell’articolo è ai cori all’interno dello stadio. Quelli che i tifosi del Monaco hanno intonato “pro Borussia” dopo la diffusione della notizia della tripla esplosione. Come dire: il calcio e il tifo calcistico che rispondono subito al terrore mostrando la loro faccia migliore.
E proprio le facce su Twitter, quelle dei selfie pubblicati dai tifosi di Borussia e Monaco con l’hashtag #bedforawayfans, sono le diapositive migliori per spiegare la serata e la nottata vissute in Germania, nonostante gli attentati. Sotto, un tweet (con foto) eloquente di Lia Capizzi, giornalista Sky.
L’ospitalità tra tifosi rivali. La grande bellezza di queste foto. Viva il @BVB! #bedforawayfans (hashtag dell’anno) pic.twitter.com/sdZVrDNZHP
— Lia Capizzi (@LiaCapizzi) 11 aprile 2017
Una lezione, non solo di vita
La bellezza del gesto, il senso dell’appartenenza e dell’accoglienza. Tutto giusto, tutto stupendo e giustamente amplificato dal fatto che i social network sono un veicolo praticamente istantaneo di propagazione. Però, vanno colti anche gli aspetti più “cinici” del fatto in sé. Basti pensare al successo assoluto del BvB come istituzione sportiva e ora morale, attraverso un semplice retweet. La gestione di un canale social fatta in maniera profonda vuol dire anche questo: cogliere tutto il meglio che la rete e la rete sociale hanno da offrirti per offrire la migliore immagine di te.
Ecco, la lezione che arriva da Dortmund e dal mondo di internet è chiara. I buoni sentimenti e il calcio possono andare d’accordo, anzi è una cosa bellissima quando avviene. Restituisce credibilità a questo sport, all’integrazione e quindi alla vita. È civiltà. E poi c’è il discorso “tecnico”, fatto di perfetta integrazione di un club col mondo che lo circonda. Un’aderenza che permette di fare “bella figura” a livello mediatico, agli occhi dell’intero pianeta. Il modo migliore di essere, il modo migliore di comunicare, di raccontarsi.