ilNapolista

Napolista, stavolta non capisco. Udine e Torino dimostrano cos’è il calcio italiano

Posta Napolista / L’analisi dei limiti del Napoli non deve escludere quella dell’arbitraggio. Non è un caso se la Serie A fattura un quarto della Premier.

Napolista, stavolta non capisco. Udine e Torino dimostrano cos’è il calcio italiano
Un contrasto tra Koulibaly e Bonucci (Cuomo)

È un caso che fatturiamo un quarto della Premier?

Gentile Massimiliano, seguo quotidianamente il Napolista e trovo molte delle vostre analisi, in particolare le tue, tra le poche interessanti ed equilibrate nel panorama del mediocre giornalismo sportivo italiano (volutamente non ho scritto “napoletano” data l’esiguità di veri giornalisti).

Faccio fatica stavolta però a comprendere il tuo editoriale di stamattina.

È talmente evidente sia nell’episodio dell’anno scorso ad Udine che in quelli di ieri sera come funziona il calcio italiano (è un caso che fatturiamo ad occhio un quarto della Premier?)

Il nostro campionato non finì ad Udine con l’espulsione di Higuain (al limite dicemmo addio ad uno scudetto che ci siamo illusi ci avrebbero consentito di contendere fino all’ultimo e che probabilmente non avremmo comunque vinto pur mancando la controprova): mi sembra che alla fine in Champions ci siamo andati…  

Voglio solo essere trattato in maniera civile

“Non chiudiamoci in un fortino da cui non possiamo cavare nulla”: cosa vuol dire?

Dobbiamo uscire “dal fortino”, entrare nel Palazzo e farci rispettare? Mi vengono i brividi così come quando sento che un tempo Ferlaino era “potente” nel Palazzo… Io non voglio esserlo neanche nel mio condominio, figurati. Voglio vivere ed essere trattato in maniera civile e basta.

Perché la presa d’atto di giocare una partita senza regole oneste deve precludere l’analisi dei limiti del Napoli? Non si possono separare le due cose? Dire che piuttosto che indignarci per ciò che tutta l’Italia ha visto dovremmo cambiare pagina (non so il tuo ma il “mio libro” ha terminato le pagine) non ti sembra di cadere senza volerlo nelle stesse tecniche retoriche di chi pratica in Italia la “narrazione ufficiale” del calcio per spostare il punto di vista da quello che tutti hanno visto? È questa la violenza verbale che vedo in giro, non quella dei toni di Giuntoli e Reina.

Tutti contro la Juventus devono schierare la Primavera

Continuare su questa linea – contro l’arbitraggio e persino contro la telecronaca della Rai – non ci aiuta a crescere” … questa perdonami è la più incomprensibile…

Se crescere vuol dire concedere al Napoli molto del mio tempo accettando che così vanno le cose, rimarrò un adolescente che da “malato” del calcio guarda solo la Premier League.

Con stima immutata, Francesco Amodio

p.s.: così come dopo Udine, rilancio la proposta che tutti in Italia schierino la Primavera contro la Juventus, sarebbe bello potersi contendere in maniera pulita il secondo posto…

ilnapolista © riproduzione riservata