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Di Lello: «Liberare gli stadi dalla criminalità, e vale per tutti i club»

L’intervento di Marco Di Lello a Canale 8 dopo le notizie sull’audizione in Antimafia del legale della Juventus: «Pare ci sia stato un patto tra il club bianconero e i suoi tifosi: inaccettabile».

Di Lello: «Liberare gli stadi dalla criminalità, e vale per tutti i club»

L’intervento a Canale 8

Dopo la “fuga di notizie” di ieri in merito all’audizione dell’avvocato Chiappero in Commissione Antimafia, Marco Di Lello è intervenuto a Canale 8 per spiegare la sua posizione. Il deputato dem ha spiegato origini e motivazioni del lavoro dell’Antimafia in relazione al calcio: «Ci occupiamo di mafia in tutte le sue sfaccettature, pare ci sia stata una sorta di patto tra la Juventus e la sua tifoseria e se così fosse per noi è inaccettabile. Questo vale per tutti i club. Il nostro obiettivo è liberare gli stadi dalla criminalità organizzata e dal tifo violento, io lavoro in questa direzione ma forse a qualcuno questo ha dato fastidio, ma di sicuro non mi farò intimidire»

Di Lello respinge ogni accusa di “napoletanità”: «Nessuno può accusarmi in questo senso, anche perché posso esserne solo orgoglioso. Spero che la vicenda sia conclusa, non è colpa mia se la procura di Torino ha aperto un’inchiesta sulla Juventus e non sul Napoli. L’Italia è un paese di curve, ci si divide su tutto. Quando si parla di queste cose serie, però, non sono accettate insinuazioni. Mi è stato chiesto scusa, la vicenda è chiusa ma ovviamente continueremo nell’indagine perché, settimana dopo settimana, purtroppo emerge la fondatezza delle nostre preoccupazioni».

Il futuro: «Presto sentiremo Tavecchio e i presidenti di Lega A, B e Lega Pro. Dev’esserci uno sforzo comune da parte di tutti. Inoltre vogliamo eliminare definitivamente il fenomeno bagarinaggio, l’inchiesta di Torino conferma che con i ricavi si finanzia la droga e si aiutano le famiglie dei carcerati».

 

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