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Perché il turbolento post-partita di Napoli-Palermo emerge soltanto ora?

Come mai fino a Madrid la notizia non è uscita? Chi ha interesse a parlarne solo ora? Eppure Napoli-Palermo si è giocata venti giorni fa.

Perché il turbolento post-partita di Napoli-Palermo emerge soltanto ora?

Questione di tempismo

Gli inglesi lo definiscono timing. È il tempismo. È la capacità di fare la cosa giusta nel momento giusto. È un’essenza del giornalismo, beccare l’attimo perfetto per dare una notizia. Ecco, è successo con il Napoli. Stamattina, un bel paginone sulla Gazzetta dello Sport. Due pezzi affiancati, che raccontano un po’ di storie che ignoravamo fino a stamattina. Giornalismo, quindi chapeau. Non siamo per l’insabbiamento, ci mancherebbe. Ma ci chiediamo come mai questo retroscena si emerso soltanto oggi. Napoli-Palermo 1-1 si è giocata venti giorni fa. Prima del Bologna, prima del Genoa, prima del Real Madrid e ovviamente del Chievo. Quattro partite fa.

Praticamente, De Laurentiis va negli spogliatoi e inveisce contro Sarri perché «ha sbagliato formazione». Sarri si arrabbia assai, vorrebbe addirittura rassegnare le dimissioni. Persino Giuntoli lo segue. Insomma una Waterloo. Poi, ecco il mistico intervento di Pepe Reina. Il super-allarme rientra, Sarri è una persona normale davanti alle telecamere e Giuntoli – come al solito – non parla. Anzi, il mutismo del direttore generale oggi diventa un problema.

Detto questo, il Napoli va a Bologna e incanta; gioca col Genoa, e vince. Poi, il Real Madrid. Il Napoli perde, De Laurentiis va in televisione, attacca platealmente Sarri. Nel posto sbagliato, al momento sbagliato. L’abbiamo detto: questione di errato luogo, di errato timing. Soltanto dopo la sfuriata improvvida di De Laurentiis a Madrid, e dopo la decisione del silenzio stampa, emerge il retroscena relativo a Napoli-Palermo.

La stranezza

È questo a suonarci strano. Perché non dare il giorno dopo Napoli-Palermo? Tra l’altro, una partita in cui c’era davvero da arrabbiarsi per la mancata vittoria. Perché aspettare il post-Madrid, anzi pure il post-Chievo? Perché aspettare che il notizione di De Laurentiis arrabbiato perdesse slancio mediatico e poi fargli una nuova iniezione di vitalità? La spiegazione più probabile è che prima il suggeritore non avesse interesse a “passare” la notizia ai giornalisti. Non stiamo dicendo che non sia vera, attenzione. Ci mancherebbe. È solo che, come dire: il tempo della narrazione non ci convince.

Quindi, ipotizziamo, se a Madrid De Laurentiis non avesse avuto quello sfogo, nessuno avrebbe saputo nulla del post Napoli-Palermo? Evidentemente, se la notizia è stata suggerita soltanto ieri, l’obiettivo è quello di alimentare il fuoco delle polemiche rispolverando cose vecchie ed evidentemente superate. Perché, se dobbiamo credere a quello che scrivono i giornali o dicono le persone, ci sono anche le parole di De Laurentiis su Sarri prima di Madrid. «Un cavaliere del bel gioco», «un orgoglio il nostro gioco», «Sarri è un grande» e altre cose così. Verba volant, o mai oppure sempre.

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