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Ode alla trasferta a Madrid

Un nostro lettore e l’avventura di un gruppo di amici in Spagna: “Trasferta che il Real è fortissimo e sono contento di dirlo al mio vicino madridista”.

Ode alla trasferta a Madrid

L’esperienza

Sono appena tornato dalla trasferta a Madrid e ci tenevo a condividere con voi la mia esperienza, che “al di là del risultato” è stata stupenda!

Trasferta che: “ci siamo? I biglietti li avete presi? Siamo tutti pronti?”

Trasferta che: “o, uagliu, allora Curreri delle 10.30 va bene si?”

Trasferta che: “uagliu ma na bella pizza (con annesse birre) prima di partire ci sta tutta.”

Trasferta che: “sambuchino all’aeroporto???”

Trasferta che: “Maestro Sorrentino permette una foto” “Jamm uagliu, facimmece sta grande foto (idolo)”

Madrid

Trasferta che: “uagliu devo fare una storia di Instagram (Davide avrà detto questa frase 500 volte in due giorni)”.

Trasferta che: “uagliu, non stiamo a Madrid, cca me pare piazza Garibaldi”

Trasferta che: “mamma mij uagliù che casa che abbiamo!!”

Trasferta che: “ma l’acqua calda?? Mannaccia o cazzo”

Trasferta che: “paella per tutti e sangria come se piovesse (che goduria)”

Trasferta che: ” belli facciamo colazione in Plaza del Sol” circondati da napoletani, forse era Piazza Plebiscito.

Trasferta che: “ragazzi dobbiamo visitare Madrid, prendiamo le biciclette”

Trasferta che: “Uagliu, il Romano fa partire i cori e noi lo seguiamo a squarciagola”

Trasferta che trovi De Laurentiis in un parco…

Trasferta che una maglia del Real Madrid costa cchiu e na suite imperiale (mannaccia a morte)

Trasferta che a pranzo mangiamo al Mercado de San Miguel ma pare di essere a San Gregorio Armeno.

Trasferta che in un pranzo ho mangiato tapas e jambon e bevuto cerveza come se non ci fosse un domani.

Trasferta che: “ragazzi, andiamo a casa, doccia e stadio” (e l’acqua calda?)

Verso lo stadio

Trasferta che dalle 16.00 del 15.02.17 non trovi più una sciarpa azzurra in strada.

Trasferta che in metropolitana trovi tutte le sciarpe che non vedevi più in strada, millemila napoletani innamorati e i cori e i canti li hanno sentiti fino a Barcellona.

Trasferta che esci dalla metro e trovi questo tempio che è il Santiago Bernabeu e non puoi non rimanere a bocca aperta.

Trasferta che trovi tifosi del Napoli dalla Slovacchia (grazie Capitano).

Il Bernabeu

Trasferta che entri allo stadio (che poi è riduttivo chiamarlo stadio), piccola scalinata e poi è pelle d’oca, anche quando vedi quel muro bianco “avversario” riempirsi di tifosi.

Trasferta che piangi dall’emozione quando la tua squadra scende in campo per il riscaldamento.

Trasferta che all’eurogol di Insigne urli e piangi ed esulti con tuo fratello in mezzo ai madridisti senza che nessuno ti dica nulla.

Trasferta che il Real Madrid è fortissimo e sono contento di dirlo al mio vicino madridista.

Trasferta che al Bernabeu hai il Wi-Fi libero, mangi (jambon sempre e comunque) e bevi (cerveza, ovviamente); hai il tuo posto ED È il tuo posto; vedi i replay delle azioni con i mille schermi posti dietro il TUO posto; hai le stufe sopra la testa e non soffri il freddo, mai (povero San Paolo).

Trasferta che abbiamo solo da imparare dal tifo madridista.

Trasferta che calcisticamente non è finita come volevamo, che “se avesse” “se quel tiro” “se rinvia meglio”, ma cazzo giocavamo con la squadra più forte e più titolata del mondo, scusate se è poco (e poi quel gol li… Con altri 90 da giocare…vabbè, jamm annanz)

Trasferta che è stata una festa popolare, una festa fra tifosi, napoletani e madridisti; una vera lezione di calcio e di vita. Che ricorderò per sempre!”

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