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Sarri: «Maradona è il monumento più importante di Napoli»

«Mi piacerebbe molto incontrarlo. È un mito. Purtroppo domani sera ho un impegno. Immaginavo che il Pescara sarebbe calato»

Sarri: «Maradona è il monumento più importante di Napoli»
Sarri (foto Cuomo)

Conferenza stampa di Sarri dopo Napoli-Pescara 3-1

La partita

Loro nel primo tempo hanno pressato alta, con grande dispendio energetico. Era prevedibile che nell’ultima mezz’ora potesse diventare una partita completamente diversa. Abbiamo avuto anche la fortuna di sfruttare una palla da fermo. Mi dispiace un po’ aver preso gol al 93esimo. È il piccolo rammarico della giornata. Nel secondo tempo abbiamo creato un’occasione ogni tre quattro minuti.

Classifica corta lassù

Sta venendo classifica con una media punti esasperata. Era prevedibile. Ci sono stati grandi investimenti da parte di Milan e Inter che quindi ora sono nell’alta classifica. Rimanere nelle prime tre quattro posizioni è estremamente complicato. Unpareggio ti complica la vita. Comunque è stressante per tutti.

Maradona

Non ho invitato Maradona al San Paolo, ho detto che è il padron assoluto. Se fossi il sindaco, gli darei le chiavi del San Paolo e del Comune. Napoli è una città bellissima ma il monumento più importante di Napoli è Maradona. È un mito, è l’unico che è riuscito a vincere a Napoli. Non so se riuscirò a incontrarlo, perché domani sera ho un altro impegno. Mi farebbe molto piacere farlo prima o poi. Domani sera ho un impegno e non so se domani in giornata riuscirò a incontralo.

Strinic

Strinic l’ho tolto io, è stata una mia scelta per risparmiargli 10-15 minuti.

Gol subiti

Ultime quattro partite, tre autoreti e un rigore contro. Gliel’abbiamo concesso noi. L’ho rivisto e non era rigore ma a velocità normale pensavo che fosse rigore.

I complimenti di Oddo

Mi fanno piacere le parole e i complimenti di Oddo (“Sarri è uno tra i migliori al mondo”). È uno degli allenatori più promettenti della nuova generazione. Le sue parole penso che siano esagerate però mi fanno piacere lo stesso.

Tonelli e i calci da fermo

Quest’anno abbiamo fatto sei gol in campionato e due in Champions su angolo. La media delle squadre europee varia da 2,9 a 3,4. Le abbiamo sempre sfruttate le palle da fermo. Tonelli è uno specialista di queste situazioni, attacca la palla in velocità. In tre anni a Empoli ha fatto sedici o diciassette gol. Poi noi abbiamo una serie di situazioni preparate, quando c’è lui preferiamo quelle più adatte a lui.

Cosa ha detto nell’intervallo

Nell’intervallo ho detto che dovevamo alzare i ritmi, che gli attaccanti esterni dovevano giocare più vicino a Mertens, e che loro sarebbero calati. L’ho detto più incazzato, il senso era questo.

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