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Reina non si tocca, Insigne deve giocare sempre così

Reina non si tocca, Insigne deve giocare sempre così
Milan- Napoli. Il gol di Insigne nel disegno di Fubi

Milan – Napoli  1 – 2

La sfida che mi sono trovato a dover affrontare, finita la partita, è stata quella di riuscire ad a unire l’assist di Mertens al goal di Insigne.  Perché nella mia testa non poteva esistere uno senza l’altro nella rappresentazione del momento chiave della partita.
Non potevo assolutamente escludere uno dei due eventi. Fortunatamente la notte mi ha portato consiglio e sono riuscito a trovare una sintesi accettabile.
Il goal che ha aperto la partita, ed ha poi creato i presupposti per l’1-2 che ha “chiuso” la partita, è venuto da una azione di contropiede in due passaggi: Allan apre per Mertens, cambio di gioco di Dries per Insigne, Lorenzo conclude in maniera perfetta.
Insigne ha fatto la partita che gli vorremmo veder fare ogni domenica, di gran lunga il migliore in campo. Fino all’ultimo secondo.
Dopo la seconda rete azzurra, come prevedibile, il Milan ha attaccato a testa bassa. Il Napoli è riuscito a giocare bene di contropiede contenendo il Milan (Sarri aveva detto in conferenza che questa partita sarebbe stata da sciabola e fioretto), non soffrendo troppo (nonostante la rete subita, che è figlia della filosofia del Napoli. Gestione di tutti i palloni, anche a rischio di prendere goal) e con un grandissimo Reina.

Reina migliore in campo dopo Insigne

Qui vorrei sottolineare due punti:
– Reina secondo migliore in campo, solo dietro a Insigne. Non ha fatto parate trascendentali, ma una partita di grande sicurezza e di controllo sui compagni. La “cazziata” fatta da Reina a Tonelli dopo un suo errore è stata emblematica. Ancora una volta: Reina non si tocca.
– Il cambio di mentalità. Vero o falso che sia. Calo di forma o solo migliore gestione delle partite nei momenti di sofferenza. Non lo so, non lo riesco a individuare, però lo si sente. Si soffre ma con la consapevolezza di poterla portare a casa. Sarri disse che il Napoli avrebbe raggiunto la “perfezione” dopo tre anni. Siamo sulla strada giusta dopo 1 e mezzo.
Come postilla vorrei inoltre evidenziare il primo tempo di Hamsik. Credo abbia fatto solo passaggi di prima. Ed era stupendo. Ipnotico.
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