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Per i genoani, Pavoletti è un traditore come Higuain

I commenti alla lettera aperta pubblicata dal neoattaccante del Napoli su Facebook: «Traditore, delusione, sei stato solo uno di passaggio».

Per i genoani, Pavoletti è un traditore come Higuain

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Ne abbiamo scritto anche noi, della lettera apertadi Pavoletti ai tifosi del Genoa. Un saluto di chi sa che sta andando via, di chi sta lasciando una tifoseria calda e appassionata. Un commiato che, però, ha diviso i supporter rossoblu in due fazioni. Una è quella dei riconoscenti, di coloro che ringraziano e riconoscono il professionismo. L’altra, più corposa almeno su Facebook, è quella degli amanti traditi. Dei delusi, degli insultanti.

Abbiamo fatto un giro all’interno dei commenti, in modo da capire che aria tirasse. Non buona, assolutamente. Niente contro il Napoli, un atteggiamento che è forse retaggio di un gemellaggio storico e che pare inscalfibile. Più che altro, critiche nei confronti del calciatore. Soprattutto per aver rinnegato, con questo trasferimento, alcune dichiarazioni rilasciate nei mesi scorsi. In cui fu lo stesso Pavoletti ad annunciare la sua permanenza in rossoblu fino al termine della stagione.

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Come avete letto, non mancano riferimenti a Higuain e a una situazione simile. Lo stesso attaccante argentino, poco dopo il suo trasferimento alla Juventus, scrisse un breve post su Instagram in cui salutò i tifosi del Napoli. Nulla a che vedere con le parole di Pavoletti, una scrittura più lunga e (apparentemente) più sentita, ma la scelta dei due calciatori è equiparabile. Come i tifosi del Napoli con l’argentino, così i genoani con l’ex Sassuolo. Senza, però, l’aggravante di una rivalità tra i due club coinvolti nell’operazione.

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Ambizione, professionismo, Marco Rossi

C’è tanta carne al fuoco, in questi commenti. L’ambizione che maschera il tradimento, il professionismo che allontana una dimensione romantica dal mondo del calcio. L’idea che Pavoletti potesse rimanere al Genoa e diventare un simbolo, mentre a Napoli diventerà «un numero, uno dei tanti». Esattamente quello che è diventato in Liguria, «uno di passaggio». Un riferimento frequente è all’ex capitano rossoblu Marco Rossi, 10 stagioni al Ferraris e la maglia numero 7 ritirata dalla società. Una bandiera, insomma. Ben diversa dal «traditore», «pagliaccio», «delusione» Pavoletti.

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