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Morra Greco, il Madre, Artiaco: per il 2016, Artribune premia Napoli

C’è tanta Napoli nel best of della celebre rivista d’arte. Felicori premiato come miglior direttore di museo per il suo lavoro alla Regia di Caserta.

Morra Greco, il Madre, Artiaco: per il 2016, Artribune premia Napoli
Un'installazione di Jimmie Durham alla Fondazione Morra Greco

Felicori alla Reggia di Caserta miglior direttore d’Italia

Ottima performance di Napoli e della Campania nel best of 2016 della celebre rivista Artribune. Numerosi i riconoscimenti a assegnati a personaggi napoletani. Innanzitutto Maurizio Morra Greco premiato come miglior collezionista italiano. Questa la motivazione:

È riuscito ad aggregare risorse pubbliche europee non indifferenti sull’edificio che ospita la sua Fondazione a Napoli e ha fatto partire un cantiere milionario che sta per partorire una struttura da migliaia di metri quadri nel cuore del capoluogo campano. Sarà lo spazio da tenere d’occhio nella seconda metà dell’anno.

Il Madre premiato per il secondo anno consecutivo

A Napoli, al Madre, va il riconoscimento di aver ospitato la miglior mostra in Italia. “Se lo scorso anno  – scrive Artribune – premiavamo il museo per il complesso del suo approccio al ruolo anche nel dialogo con l città, quest’anno il Madre di Napoli vince con Fabio Mauri – a luce solida: mostra dal taglio inedito, che presenta l’artista attraverso “metodo” e “pensiero”, veri protagonisti del percorso.

I meriti di Felicori

A Mauro Felicori va la vittoria nella categoria “miglior direttore di museo in Italia”. Bolognese, 64 anni, Felicori dirige la Reggia di Caserta. Per Artribune,

Felicori si è fatto interprete del nuovo spirito del riformismo franceschiniano: con scelte a volte impopolari e piglio deciso verso i risultati, aiutati dal recupero di ampi settori della Reggia di Caserta dopo lunghi lavori di restauro.

Franceschini è stato giudicato più che positivamente dalla rivista. Non a caso è stato premiato come miglior uomo politico per “il suo approccio riformatore” che si è rivelato vincente “negli esiti del mega concorso per i 20 direttori dei maggiori musei italiani, ha messo in circolo idee e innestato nuove energie fresche in un panorama da tempo troppo chiuso e autoreferenziale”.

I trent’anni di Artiaco

A Napoli va un ultimo riconoscimento con la miglior galleria d’arte italiana col trentennale di Alfonso Artiaco che “giunge solo a coronamento di un percorso galleristico che non subisce mai flessioni: una finestra sul mondo arricchita dalle presenze in tutte le fiere d’arte mondiali che contano”.

La sezione “miglior città” è stata vinta da Milano ma Napoli, con Firenze, Torino e Bologna, è stata citata come città che vive un momento abbastanza felice. Contrariamente al “patetico declino” di Roma.

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