ilNapolista

Udinese-Napoli 1-2, pagelle / Koulibaly impeccabile. Ci vorrebbe una telecamera per Diawara

La partita perfetta per Insigne. Nel primo tempo il gruppo si cementifica, poi esplode. Sarri va amato così com’è, con le sue ‘nzirie e i suoi pregi.

Udinese-Napoli 1-2, pagelle / Koulibaly impeccabile. Ci vorrebbe una telecamera per Diawara

Le pagelle di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia

REINA – In ginocchio davanti a Duvan e non vacilla, bloccando l’incursione più pericolosa dei bianconeri. Inoperoso con le mani, nonostante l’ennesimo golletto, si cimenta bene nel solito ruolo di libero – 6,5

Io ho amato Duvan, tantissimo. Anche per questo il petto tosto di Pepe su di lui mi ha emozionata (incolpevole sul gol) – 6,5  

HYSAJ – Stasera, la catena di destra offre una spinta costante, che aumenta a dismisura quando il primo gol fa saltare la scacchiera tattica. Bravo, Hysaj, a insistere e a mettere quella palla dentro, che poi carambola sui piedi di Insigne per lo zero a due. Qualche cappellata la fa, ma sono peccati veniali. La sua migliore partita dopo settimane mediocri – 7

Forse è stato il migliore dietro. Fatta eccezione, naturalmente, per il Soprannaturale – 6,5

CHIRICHES – L’avvio non è rassicurante. Si fa ubriacare da Duvan, subito dopo pasticcia e rischia ancora. Tiene bene la linea, ma viene puntato troppo spesso dagli attaccanti avversari – 6

Anche lui, però, è bravissimo su Zapata: si allunga, sembra quasi che si strappa, ma alla fine ce la fa – 6

KOULIBALY – Impeccabile. I-mpe-cca-bi-le: scandiamo bene, cara Ilaria. Finalmente non fa un errore e si produce in almeno quattro interventi da insegnare nelle scuole calcio – 7

Immenso il duello tutto nero con Zapata, un corpo a corpo fatto di muscoli e sudore. Eccolo: il Soprannaturale – 10

GHOULAM – Zero spinta nel primo tempo, perdipiù cicca un pallone che diventa promettente per l’Udinese. Dopo lo zero a uno, la sua fascia si materializza all’improvviso e ci si accorge della sua esistenza – 6

Anche lui come qualcun altro tra i suoi compagni, si sveglia nel secondo tempo. Solo che il suo apporto non è proprio determinante – 6

ALLAN – Un mediano da soma, con tante palle perse però. Un altro passo nella ripresa, per fortuna. Ma l’enigma della sua prestazione non si scioglie come il sangue di San Gennaro, in un possesso palla estenuante, tra la noia e la pazienza e in attesa della scossa che rompa l’equilibrio – 6

Idem come per Ghoulam. E, proprio come lui, non mi è piaciuto granché – 6

DIAWARA – Ci vorrebbe una telecamera ad personam, solo per lui. Per ammirare e studiare i movimenti, gli inserimenti, la solita naturalezza con cui spezza o ricuce il gioco. Non priva di errori, però, come quell’aggancio difensivo bucato su Thereau oppure la pelota regalata a Zapata, indi steso da Koulibaly senza conseguenze arbitrali. Vanta, Diawara, finanche una veronica e un tiro che sfiora il palo – 6,5

Credo che quello che citi sia stato il suo unico errore. Certo, pericoloso, ma minimo rispetto a quello che ci ha fatto vedere anche stasera. Sono d’accordo con te per ciò che dici della telecamera: è talmente bello guardarlo, rappresenta talmente il calcio, che non bastano le poche incursioni video durante la partita: andrebbe studiato per ore a tavolino davanti a un buon vino rosso – 9,5  

HAMSIK – Una partita normale, senza acuti. Si smarrisce nell’anonimato fino a uscire per evidente stanchezza – 6

Reduce dalla febbre, è stato bellissimo l’abbraccio ad Insigne dopo il primo gol e anche il passaggio della fascia di capitano proprio a lui – 6,5

ZIELINSKI dal 26’ del secondo tempo. Appena entra fa subito quello che Hamsik non ha fatto per settanta minuti: allunga e strappa e dialoga con Insigne. Venti minuti ad altissima tensione e piedi preziosi nel finale – 6,5

La prima cosa che fa appena entra in campo è una cavalcata. E pure con tunnel! – 6,5

CALLEJON – Più luci che ombre stasera, se non altro perché riesce a servire Insigne per lo zero a uno. Ma è impressionante la quantità di passaggi, cross e tiri intercettati dalla difesa udinese – 6

È un giocatore straordinario, anche quando è stanco. Ed è un uomo straordinario, perfino – 6,5

MERTENS – Sin dall’inizio è il fulcro della manovra offensiva, con sponde e tacchi che però non trovano un’adeguata corrispondenza d’amorosi sensi, soprattutto con Callejon. In ogni caso, la ritrovata vittoria in trasferta fa rifulgere anche l’esperimento del falso nueve, dopo l’infausta striscia autunnale – 6

Inizia ad entrare nella parte del falso nueve, si muove meglio, non perde d’occhio la fascia, anche con la maggiore concentrazione al centro. È suo il passaggio a Callejon da cui parte l’azione che porta in gol Insigne – 6,5

EL KADDOURI dal 42’ del secondo tempo – In quattro minuti aiuta i compagni a mantenere palle che scottano assai – 6

Ormai guardo Omar entrare in campo, penso a Sarri, a De Laurentiis, a Rog… e rido. Non ci posso fare niente – sv

INSIGNE – La partita perfetta: gioca solo dieci minuti e segna due gol, di destro e di sinistro, ammazzando l’inerzia della partita. Una roba da Juventus, da vertice, insomma. Habemus Lorenzo. Nonostante la doppietta e altri due gol mancati viene sostituito – 7

Una traversa e una palla mandata alle stelle, per la precisione. Ma che bello il suo sorriso quando si sblocca, e che bello che la squadra si è sbloccata proprio grazie a lui. Un primo tempo da dimenticare per poi essere la rappresentazione dello spirito di gruppo che oggi ci ha messo questa squadra – 7  

GIACCHERINI dal 34’ del secondo tempo – Ma non doveva essere il vice Callejon? Si fa notare due volte – 6

Ne ho vista solo una, purtroppo – sv

SARRI – Vincere a Udine con un attacco d’emergenza per i noti motivi non è da tutti, malgrado il cambio dell’unico goleador di stasera nel trio della Banda Bassotti. Ma Sarri va accettato e amato così com’è, con le sue ‘nzirie e i suoi pregi – 7

Fabrizio, posso dire, senza esagerare, di aver trovato questa partita commovente, rassicurante, lieve. Il primo tempo è stato brutto, nel senso di senza spunti né stimoli, ma ordinatissimo. Il Napoli tutto stava in campo ad aspettare, a cementarsi, a volersi bene. Sembrava che ogni minuto che passava crescesse l‘amore e l’attaccamento tra ogni singolo elemento del gruppo, compresa la panchina. È stato un crescendo. Sono andata all’intervallo come se avessi visto lo Spirito Santo, non so come spiegartelo. Poi, nel secondo tempo, il gruppo che nel primo si era legato con la colla Attack, è diventato una squadra di pallone e ha consacrato questo passaggio attraverso i due gol di Insigne. Un sentimento, più che una vittoria – 7

ARBITRO BANTI – Un arbitraggio all’inglese, che però non lascia tracce letali – 6

Anzi, ha ammonito pure quello, là, come si chiama, quello che si è lamentato per una spintarella. Tze – 6

ilnapolista © riproduzione riservata