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Il Nizza di Balotelli prova a imitare il Leicester

La squadra allenata da Lucien Favre è prima e sta approfittando dello sbandamento del Psg di Emery: riuscirà a resistere?

Il Nizza di Balotelli prova a imitare il Leicester
Balotelli con la maglia del Nizza

Chi se lo sarebbe aspettato?

Diciamolo subito. Nessuno si sarebbe mai aspettato che a inizio novembre il Nizza comandasse la Ligue 1 con sei punti di vantaggio sul ben più quotato PSG. Eppure è così. Quello che è successo nell’ultima Premier League potrebbe non essere più considerato un episodio casuale. Il campionato francese, addirittura, non veniva preso (e forse tuttora) fino in fondo sul serio dagli appassionati di questo sport a causa della scarsa competitività e della pochezza degli avversari. Quest’anno la musica sembra essere cambiata. Il Nizza sta dimostrando di essere la vera rivelazione del torneo. La squadra, guidata da Lucien Favre (che ha fatto molto bene nel Borussia Moenchengaldbach), è trascinata dal suo capitano Bodmer, dalle giocate di Seri e Cyprien, dai gol di Plea e Balotelli (apparentemente rinato dopo le deludenti esperienze con il Liverpool e “la seconda vita” al Milan), dal talento precoce di Sarr e dall’esperienza di Dante, ex Bayern Monaco. Il Nizza non è solo Balotelli, anche se ovviamente è lui il catalizzatore di attenzioni (mediatiche e non solo): in campionato ha giocato cinque partite e ha segnato sei gol e le sue magliette vengono vendute al ritmo di una ogni sei minuti.

Il Nizza non vince il campionato dal 1959

Il Nizza – che ieri ha perso in Europa League, dove sta deludendo – non ha ancora perso una partita in campionato. Les Aiglons (il soprannome della squadra, vale a dire “Gli Aquilotti”) non vincono il campionato francese da quasi sessant’anni (nel 1959 l’ultimo titolo conquistato). Quindi la paura, e soprattutto la pressione, possono giocare un brutto scherzo a un organico composto quasi prevalentemente da giovani. Per questa ragione il gruppo di Favre sta già andando oltre ogni più rosea previsione e cercherà di realizzare quello che potrebbe diventare a maggio un piccolo miracolo.

Le difficoltà delle altre

La strada, però, non sarà semplice poiché negli ultimi anni il PSG ha dominato la scena nazionale e ha giocatori di grande qualità, nonché di enorme esperienza in campo europeo. Le dirette concorrenti, in generale, hanno già compiuto qualche passo falso e questo potrebbe essere un ulteriore vantaggio per il Nizza. Proprio i parigini, orfani del loro bomber e leader Ibrahimovic e con il nuovo allenatore Emery (ex Siviglia con cui ha vinto tre Europa League consecutive) non riescono costruire gioco (Verratti è uno dei giocatori in maggiore difficoltà) e faticano ad ingranare; il Monaco sta disputando un ottimo campionato ma si potrebbe concentrare, in seguito, maggiormente sulla Champions League dove sta facendo una nobile figura; infine, il Lione e il Marsiglia si trovano nel cosiddetto “periodo di transizione” e viaggiano nelle zone anonime della classifica.

Dipenderà dalla tenuta psicologica

Insomma, le premesse per fare qualcosa di storico e veramente importante ci sono tutte. Tutto dipenderà dalla squadra francese e dalla sua capacità di resistere psicologicamente ai momenti cruciali della stagione. I giocatori prendano esempio da una squadra che sembrava destinata a retrocedere l’anno prima e poi è avvenuto quello che tutti gli amanti del calcio ricordano ancora. Si faccia di tutto purché il Leicester non sia stato solo un “caso” ma una bellissima realtà che si potrebbe ripetere in altri paesi.

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