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Malagò: «Favorevole ai lavori del San Paolo, importante riaprire gli impianti chiusi a Napoli»

Il numero uno dello sport italiani. a Napoli per una giunta del Coni a Castel dell’Ovo, sulla situazione delle infrastrutture della città: «Pronti a dare una mano».

Malagò: «Favorevole ai lavori del San Paolo, importante riaprire gli impianti chiusi a Napoli»

Giovanni Malagò a Napoli e su Napoli. Il numero uno dello sport italiano, in città per una giunta del Coni (al Castel dell’Ovo) e per altri impegni istituzionali (tra cui anche un forum organizzato da Il Mattino), parla della situazione infrastrutture partenopee. E si dice felice per gli interventi del San Paolo e pronto ad aiutare il comune a mettere mano anche ad altri impianti: «Sono favorevole ai lavori per il San Paolo, sono felice che il comune abbia lanciato quest’opera di ristrutturazione. Sull’argomento, ho sentito anche il presidente De Laurentiis. Aurelio è un mio amico, anche in buona fede ognuno difende le proprie posizioni. Nel caso del San Paolo credo che debba prevalere l’interesse del Napoli, della città e dei tifosi, che non devono diventare giudici e arbitri nella contesa tra chi ritiene che lo stadio è del popolo e chi invece la casa di una squadra che gioca la Champions. Deve prevalere il buon senso».

Le criticità, però sono (anche) altre: «A Napoli ci sono problemi a tanti impianti e auspichiamo e chiediamo che al più presto si vada in direzione di risolvere queste ferite. Da parte dell’Amministrazione comunale c’è questo desiderio e noi saremmo felici di un intervento per gli impianti anche con il supporto del know how di Coni servizi. Vogliamo accelerare dei problemi che sono oramai molto gravi». Prima dell’inizio dei lavori della giunta, secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, Malagò ha avuto una conversazione su De Magistris in merito all’inserimento dello stadio Collana nel bouquet di impianti da utilizzare per le Universiadi.

Malagò ha parlato anche del campionato di Serie A e della crescita calcistica della Campania, che oltre al Napoli vanta tre squadre in Serie B e l’altro club rappresentativo della quinta provincia, la Casertana, in Lega Pro insieme ad altre due squadre (Paganese e Juve Stabia): «Se vuoi fare un campionato importante devi ridurre il numero delle squadre altrimenti c’è il rischio che alla tredicesima di campionato i giochi sono praticamente già fatti. All’interno del nostro campionato c’è una differenza mostruosa tra una squadra di vertice ed una di bassa classifica. Complimenti alla Campania: non c’è nessuna regione oltre questa che abbia tutte le squadre delle province tra serie A e Lega Pro. L’investimento sul settore giovanile è sempre la scelta migliore, ma bisogna farlo sopratutto sotto l’aspetto infrastrutturale. Nel centro sportivo dell’Atalanta si offrono ai ragazzi decine di servizi ed opportunità».

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