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La mia seconda vita da tifoso del Napoli. Studio, mi informo e non critico!

Criticare e basta. Manco vi divertite, cazzo. In fondo si tratta sempre e solo di uno sport. Solo il più avvincente e drammatico sport che ci sia al mondo.

La mia seconda vita da tifoso del Napoli. Studio, mi informo e non critico!
Insigne (foto Cuomo)

Da 4 anni ho riallacciato i miei rapporti con il calcio. Tifoso (casertano) del Napoli da sempre, ho avuto un periodo di idiosincrasia verso tutto ciò che sporca questo maledetto sport, dai milioni di interessi che lo rendono volgare, alle contraddizioni che non ne fanno un esempio positivo, ma sempre meravigliosamente appassionante. Decido quindi di spostare la mia attenzione sull’aspetto puramente sportivo, legato al gioco, al godere della visione di una bella partita di pallone. E quindi sono 4 anni che sono orgoglioso di ri-tifare per il Napoli, perché da Mazzarri a Sarri, passando per Benitez, ne abbiamo conosciute di soddisfazioni, di crescita, riconoscenza e affermazioni, ma anche di clamorose occasioni perse e rimpianti per quello che avremmo potuto ancora di più costruire ed ottenere. Io dico che questo è il destino che accompagna un grande Club.
Avrei mille modi per vedere la partita a casa: digitale terrestre, parabola, un buon streaming, qualche app poco legale. Ma niente, in mancanza dello stadio la mia preferenza cade sul bar sottocasa: posto a sedere all’aperto ma coperto, la purtroppo faziosa/incompetente/pallosa telecronaca, un buon caffè, il mio sigaro, l’amico Giorgio su whatsapp per il rito scaramantico e qualche commento tecnico/tattico (ogni tanto pure qualche parolaccia). I commenti e le risposte non date, dicevo nel titolo.

Sesto minuto di gioco.

《Stamm nguaiat..ancora amma fà nu tiro a pporta!》
([Vabbè dai, fase di studio, cominciamo a prendere le misure, a capire l’avversario]

15esimo
《Ma sti passaggi ‘o purtiere..ma lancia lungo!》
[Il lancio lungo è quasi sicuramente palla persa, non giochiamo con la torre che difende il pallone e fa salire la squadra. Noi giochiamo palla a terra..il retropassaggio significa conservare il possesso palla per ricominciare L’azione!]

40esimo
《Insigne è meglio che va a vendere la verdura a Frattamaggiore!!》
[Ma ha messo Mertens e Callejon davanti alla porta, Skorupsku ha fatto 2 paratone! Si incaponisce con il tiro, questo sì]

Intervallo
《Stiamo giocando contro il peggiore attacco d’Europa!!!》
[Ma infatti la nostra porta non l’hanno vista proprio, questi difendono discretamente bene, e comunque noi 3 chiare occasioni le abbiamo avute]

Io: che ne dici? Alla fine qualche buon taglio c’è stato. Questi sono guardinghi, ci vogliono due guizzi..
L’amico Giorgio: reggeranno? Noi pensiamo a fare il Napoli..
Io: giusto!

2° tempo, 1 a 0 per il Napoli

《Ma vuoi vedere che l’Empoli proprio con noi si sblocca?》
[Tutte le squadre che prendono goal reagiscono, teniamo botta! Reina c’è!]

Inquadrano De Laurentiis..

《’I che brutta faccia! Te staje arricchendo coi soldi nostri!》
[Io, come d’altronde tutti qui, non abbiamo mica pagato un biglietto? Dal mercato di cessione ha incassato 100, ha acquistato giocatori per 120..Presidenti filantropi nelle altre squadre non ne vedo..]

35esimo, due a zero per il Napoli

《Menomale che ha segnato Chiriches!》
[ Ma perché non gioca nel Napoli? Su calcio d’angolo poi! Una novità importante quest’anno, una risorsa preziosa]

40esimo

《Se con la Juve giochiamo così perdiamo 4 a 0 a Torino.. 》
[Siamo terzi in campionato, primi in Champions, senza punte, con giocatori che devono ancora chi esordire, chi deve ritrovare condizione, chi affermarsi definitivamente, tutto questo alla decima giornata col pensiero rivolto dalla prima di campionato a quella che per noi è e resterà la partita delle partite contro una Signora squadra per carità, di un livello a noi sconosciuto, non scherziamo. Invincibile direi proprio di no. Io dico pareggiabile.]

Partita finita. Torno a casa a piedi. Sono contento, il mio Napoli ha vinto. Non schiacciando l’Empoli certo, ma forse non ce n’era nemmeno bisogno. Però sono inquieto. Io sono tornato ad amare il calcio ed il Napoli  studiandolo, informandomi, approfondendo. Dovevo conoscere, capire la filosofia di chi allena la mia squadra, ascoltare dichiarazioni, tracciare un profilo, delineare un carattere. Scoprire le caratteristiche dei giocatori, per intendere ruoli, necessità tattiche, capire cambi, accettare turn over, analizzare scelte. Analizzare, ecco. Ragionare, incazzarmi, imprecare certo. Inghiottire bocconi amari, fumare nervosamente, esultare platealmente, stringere mandibole, sospirare, sfanculare, accettare sconfitte, godere di bel calcio e vittorie, misurarmi la palla, pavoneggiarmi in pubblico. Ma non solo intenzionalmente, reiteratamente, fottutamente solo criticare.

Criticare e basta. Manco vi divertite, cazzo. In fondo si tratta sempre e solo di uno sport. Solo il più avvincente e drammatico sport che ci sia al mondo.

Non sapevo con chi sfogarmi. Tornando ho trovato mia figlia beatamente dormiente. Mia moglie, brillante e bellissima, notando il mio stato d’animo, mi propone un invitante colloquio sulla nostra serie tv preferita. Tutto bello per sopire l’inquietudine. Ma non mi basta. Allora mi sono detto: scrivo al Napolista.

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