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De Laurentiis che definisce procuratori «cancro del calcio» colpisce la stampa estera

Il presidente azzurro fa notizia per la Bbc e As con le affermazioni sugli agenti. La risposta di Mel Stein, presidente uscente dell’associazione di categoria.

De Laurentiis che definisce procuratori «cancro del calcio» colpisce la stampa estera

Com’è normale, giusto e pure condivisibile che sia, tutti gli organi di instant news legati al Napoli (compresi noi del Napolista) hanno dato un certo risalto all’intervento di Aurelio De Laurentiis al convegno Leaders2016, ieri a Londra. Anzi, allo Stamford Bridge, casa del Chelsea. Quello che colpisce, però, è la grande attenzione mediatica che le parole del presidente del Napoli abbiano suscitato all’estero, anche in media non proprio di infimo ordine: la Bbc e As, diciamo pure i colossi dell’informazione generalista britannica e sportiva spagnola.

Su entrambi i siti, si parla soprattutto della dichiarazione sui procuratori. La Bbc riporta ovviamente la parola “cancro”, ma ci aggiunge anche la postilla del “non utile”: all’interno del pezzo, ci sono le parole del patron azzurro sulle commissioni che gli agenti vorrebbero in anticipo («became like a tax»), sul fatto che il mondo del cinema sia diverso perché «è l’attore a pagare il proprio agente, non il produttore» e sulle trattative fallite per via dei diritti d’immagine. C’è anche la risposta di Mel Stein, presidente uscente dell’Associazione degli agenti di calcio: «Il punto è che ci sono delle persone cattive all’interno di questo mondo, tra di noi ma anche tra presidenti e dirigenti. Non credo sia giusto definirci come cancro». Su As, lo stesso identico pezzo di riepilogo rielaborato e tradotto in lingua spagnola. Insomma, De Laurentiis fa notizia. In Italia, ma anche in Europa.

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