L’intervista del tecnico azzurro al termine di Napoli-Benfica.
Maurizio Sarri ai microfoni di Mediaset Premium nel postpartita di Napoli-Benfica: «Ero contento con i ragazzi, stavano facendo bene. Mettere sotto una squadra di prima fascia non è così semplice, poi abbiamo capito quanto è difficile questa manifestazione e abbiamo preso due gol. Sono contento per quello che ho visto per 70 minuti, per l’abbraccio di Insigne a Mertens che è un grande segnale daparte del gruppo. Mi scoccia troppo aver preso due gol quando gli avversari erano praticamente ko».
La concentrazione: «Più sale il livello, più ti tocca pagare ogni minimo calo di intensità a livello nervoso. Se doveva succedere per far crescere un po’ la squadra, è successo sul 4-0. Quindi, nel momento giusto. Spero che i ragazzi, stasera, vadano a casa con un leggero giramento dopo i due gol subiti».
I primi quindici-venti minuti: «Siamo stati un po’ timidi nell’andare a prenderli alti, loro erano bravi a palleggiare. Noi eravamo un po’ bassi, quindi facevamo fatica sulle loro sovrapposizioni. Dopo siamo leggermente migliorati, loro sotto pressione riuscivano a sviluppare meno e quindi siamo diventati pericolosi in maniera più costante».
Cos’è cambiato con l’addio di Higuain: «A livello di sviluppo da dietro, stiamo proseguendo il lavoro dell’anno scorso. Negli ultimi 25 metri di campo, abbiamo cambiato qualcosa anche per rispettare le caratteristiche degli attaccanti che ci sono adesso». L’urlo The Champions prima del calcio d’inizio: «Il vero debutto a livello emozionale è stato questo, questo è uno stadio particolare che ti fa effetto anche quando c’è meno gente. Il pubblico ci ha dato sempre una grande mano».
Il rapporto con Giuntoli (dopo il gol il diesse ha praticamente assalito Sarri): «Siamo molto grossi, quindi i complimenti tra noi sono di questo tipo».