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Ora pure ad Allegri non va a genio la partita a ora di pranzo (c’è anche Klopp)

Nelle interviste postpartita di Dinamo Zagabria-Juventus, il tecnico bianconero dice che è «difficile adattarsi al lunch match». Lamentoso come Sarri e il manager del Liverpool?

Intervista postpartita di Dinamo Zagabria-Juventus. Massimiliano Allegri, tecnico bianconero, a un certo punto parla del match che attende i suoi ragazzi domenica: a Empoli, calcio d’inizio alle ore 12.30. La dichiarazione va un po’ perdendosi nell’etere, succede spesso quando a parlare non sono i tecnici toscani che di solito indossano la tuta per andare in panchina. Comunque: «Domenica giocheremo ad Empoli, il calcio d’inizio sarà alle ore 12.30 e non è mai semplice abituarsi a certi orari».

L’aveva detto spesso anche Sarri, e sapete noi del Napolista quanto siamo stati e sappiamo essere critici quando il nostro allenatore si perde nella lacrimuccia della lamentazione. Bene, questo è uno di quei casi in cui il lamentoso Sarri è in ottima compagnia. Ci pareva giusto sottolinearlo, anche perché non siamo del tutto in disaccordo con entrambi gli allenatori. La partita delle 12.30 è francamente difficile non tanto da accettare, quanto da preparare. La pensano così anche altri allenatori, anche di un certo livello. Questo virgolettato, per esempio, è di Jurgen Klopp. Che allena il Liverpool e sabato giocherà alle 13.30 ore italiane in casa dello Swansea: «Non sono felice di giocare a quell’ora, di solito a quel punto della giornata sono affamato: spero che lo siano anche i miei giocatori, questo potrebbe esserci di vantaggio». Tutti lamentosi, o tutti sollevano una giusta crociata. Ecco, appunto: dovrebbe essere così.

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