ilNapolista

Napoli-Bologna 3-1, pagelle / Callejon regina madre, Milik è forte anche di piedi

I voti della strana coppia: l’ispirazione di Hamsik, la fluidità di Insigne e Sarri che non ne sbaglia una

Napoli-Bologna 3-1, pagelle / Callejon regina madre, Milik è forte anche di piedi

REINA – Inizia bene con quel paratone su Dzemaili, poi sicuro su un altro tentativo rossoblu di Taider. Sembrava tutto tranquillo fino al tiraccio di Verdi, non proprio irresistibile: l’impressione è che non lo veda partire e non capisca nulla, andando a vuoto – 5

Non puoi non vedere la palla che arriva da 40 metri. Non puoi non alzare le braccia. Non ti può passare sulle dita, kaiser. Houston, abbiamo un problema, continuo a pensarlo (e a dirlo) – 5

HYSAJ – Krejci, bisogna ammetterlo, gli fa girare un po’ la testa quando il pallone si arroventa e il risultato è di nuovo in bilico. Idem con Taider e perdipiù sbaglia anche qualche disimpegno. Meglio in fase offensiva – 6

Direi di fare una media tra primo e secondo tempo: nel primo è andato sicuramente meglio – 5,5  

ALBIOL – Salvifico di testa intorno al 40’ del primo tempo. Stasera offre più certezze del gigante nero – 6,5

È lui che cerca di mettere ordine in difesa quando il Bologna preme avanti. Buono anche in fase di impostazione – 6,5 

KOULIBALY – L’uno a zero del primo tempo prometteva una gestione serena del reparto, senza scossoni e troppi pensieri. Invece la difesa vacilla un po’ a cominciare da lui, cara Ilaria. Surreale la scena di KK che guarda Rizzo fare Garrincha – 5,5

Non pensavo di vivere abbastanza da vedere Rizzo surclassare Kulibaly. Mi è sembrato affaticato. C’è anche da dire che ha diretto parecchio l’azione, dietro, con Jorginho marcato stretto – 5,5  

STRINIC – Spinge e copre con pulizia. Diventa opaco nella ripresa e Sarri lo sostituisce – 6

Un primo tempo di onorata carriera. Nel secondo perde spesso posizione e fa venire i crampi allo stomaco – 6

GHOULAM dal 22’ del secondo tempo – Un altro passo rispetto al croato, un ingresso decisivo – 6,5

Spinge moltissimo appena entrato. E cerca di continuo Arkadius – 6,5

ZIELINSKI – Centrocampista totale. Pressa e recupera e quando porta palla sa sempre a chi darla. Avrebbe meritato il gol. Il migliore, una prestazione superlativa appena sporcata da un paio di palloni persi – 8

Un tornado su ogni palla. Scarta con eleganza, si allunga la palla di testa, macina metri palla al piede, guadagna punizione dal limite, spezza in due la difesa avversaria. Una bontà – 8  

JORGINHO – La mutazione genetica a centrocampo fa di lui un giocatore meno indispensabile: un guaio e un vantaggio allo stesso tempo. I rossoblu lo ingabbiano e soffre sbagliando più del solito. Giustissima la sostituzione – 6

Imbrigliato, come dici tu – 6  

ALLAN dal 29’ del secondo tempo – La competizione gli fa benissimo, non bene: entra in campo e subito si esibisce in un’incursione che spacca gli avversari – 6,5

Entra, fa carne di porco e dà una meravigliosa palla a Insigne che, però, la spedisce in curva – 6,5

HAMSIK – I-spi-ra-ti-ssi-mo. Ispiratissimo, compagna Ilaria. Distribuisce assist a getto continuo. Da manuale il lancio per Insigne che poi fa un gran tiro. Da cineteca, infine, l’assist per il due a uno, che vale la testa della classifica. A trovare un pelo nell’uovo, lui e Zielinski fanno tirare con troppa facilità Verdi – 7,5

L’intelligenza di Hamsik: vede Arkadius al posto giusto e gli consente di smarcarsi per fare gol. Vale tutta la partita il fatto che Milik lo capisca e segua – 7,5

CALLEJON – Suona la quinta, di testa. È magnifico come sia essenziale, mai ridondante, e ha una media gol come l’Innominabile – 7,5

È onnipresente e ubiquo. Al posto del cuore ha una macchina. Considerando che gioca titolare in tutte le partite, che è capocannoniere, che recupera tutto quello che gli passa accanto nel giro di metri e metri, che corre su e giù per il campo e che se lo lasciassero libero di uscire un attimo troverebbe anche il tempo e la forza di rassettare gli spogliatoi, caro Fabrizio, posso con certezza affermare che è un alieno. Forse per questo si copre ogni centimetro del corpo: per mascherare chele e artigli. È la regina madre di tutte le astronavi di Indipendence Day. Rigenerazione – 8

GABBIADINI – Si muove parecchio, facendo soprattutto spazio per gli altri. Va al tiro una sola volta, al 22’. A sua discolpa, va detto che i compagni lo cercano pochissimo, come dimostra la doppia incazzatura con Insigne, in campo e poi al momento della sostituzione – 6

Non trova spazio, è vero. Ma se uno lo spazio non lo trova a terra, se viene messo in campo dal primo minuto e tenuto dentro per più di 45, lo spazio, Fabrizio caro, deve pure andarselo a prendere da qualche parte. Per dirne una: non dà una mano a Zielinski che arriva a valanga verso di lui. Sai cosa penso? Che non sia felice di giocare a pallone, non ha quel sorriso che tocca a tutti quando hanno la sfera tra i piedi. A lui la sfera non fa né caldo né freddo. Esce incazzato (mentre lo stanno applaudendo), non dà la mano a Insigne, non esulta nemmeno al gol di Arkadione mio bello. Non si può guardare – 5

MILIK dal 16’ del secondo tempo – Doppietta di piedi e che piedi. Chi come me aveva messo in dubbio la sua capacità pedatoria, a fronte della strepitosa cabeza, deve rimangiarsi la penna, con gioia. E dire, Ilaria, che Max mi aveva avvisato in settimana: “Questo è forte anche coi piedi” – 8

Entra, si guarda un attimo attorno, si mette dove pensa sia giusto stare, e il primo pallone che tocca, segna. E segna pure un bellissimo gol. Devo ripetere? Va bene: Allan gli dà palla, lui l’acchiappa, la stoppa, se la gira un attimo tra i piedi e trapana la rete. Compagno pagellaro, questo finora ha già segnato in tutti i modi: di potenza, di testa, poggiandola delicata, di destro, di sinistro, persino di culo, fottendosi con scaltrezza una palla che capitava lì per caso. Fortissimo – 10

INSIGNE – Finalmente fluido e scoppiettante. Pitta quel cross per Callejon e cerca con insistenza il gol, talvolta con eccesso di egoismo. Poi Allan gli serve una palla biondo-oro come la sua testolina e lui sbaglia l’impossibile. Peccato – 7

Assist al pennello per il gol di Callejon. Al 24’ del primo tempo per non più di 20 centimetri non segna un gol che se fosse entrato sarebbe stato da dio. si perde un paio di occasioni bellissime. Ma su Gabbiadini, ai microfoni di Sky, è meraviglioso. Lo difende e stempera. Un vero compagno – 7  

SARRI – Napoli dieci e gode, lassù in cima, almeno per una notte. Indovina i cambi e la squadra continua a dare la sensazione di prendersi la partita quando vuole – 8

Osa con la formazione schierata in campo dall’inizio, dà fiducia a Gabbiadini,  non sbaglia un cambio dico uno – 10

ARBITRO DOVERI – Un arbitraggio senza danni – 6

E di questi tempi, Fabrizio caro, è oro – 6

OLIMPIADI – Arrogante e brutta la campagna sovietica per candidare Roma alle Olimpiadi del 2024. Ma gli affari sono affari e la cricca di Malagò e Montezemolo non può rinunciare al fiume di cemento e soldi. Sono gli stessi uomini che hanno sprecato l’occasione di Italia ’90 per modernizzare il calcio. Oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ecco, se le facessimo gestire agli svedesi, sempre a Roma, sarei d’accordo – 0

MERTENS – Non do voto alle Olimpiadi, ma a Mertens. Alla fine della partita esce dal campo con Milik. I due scherzano, si toccano, si spingono, si fanno lo ‘scuzzetello’, come si dice a Napoli. E Dries ride, ride con il sorriso pieno di uno scugnizzo. Non ha giocato un secondo di partita, eppure ride. Solo al pensiero – 10

ilnapolista © riproduzione riservata