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Le portoghesi al San Paolo, da Clerici a Quaresma: in mezzo, la scommessa persa da Maradona

Videocompilation dei precedenti tra azzurri e club lusitani. In Napoli-Sporting Maradona sbagliò il rigore e perse la scommessa con Ivkovic.

Cinque match: due pareggi e tre vittorie. Questo lo score delle squadre portoghesi al San Paolo. Prima volta assoluta in un gironcino, nei precedenti parliamo solo di confronti andata e ritorno a eliminazione diretta. Il Napoli ha passato il turno in tre occasioni. Non male. Youtube ci permette, anche a distanza di 40 anni dal primo incrocio, di rivivere quei match. Ci sono belle storie.

23/10/1974, Napoli-Porto 1-0

Non tutti si ricordano questo match, eppure è una serata grandi firme: nel Napoli di Vinicio, celebrato nel video da un giovane Luigi Necco come una squadra «votata all’attacco e al collettivo», si esaltano Gringo Clerici e Andrea Orlandini. Del mediano ex Fiorentina, l’unico gol del match (al ritorno segnò Clerici). Dall’altra parte, il nome più importante è quello di Teofilo Cubillas: semplicemente, il miglior calciatore peruviano della storia. 65 gol in 108 partite coi Dragoes, per lui. Napoli agli ottavi, ma il doppio match contro i cecoslovacchi del Banik Ostrava andrà maluccio. Doppia sconfitta e arrivederci alla Uefa. Tra l’altro, il ritorno a Ostrava entrò nella storia del Napoli perché gli uomini di Vinicio si impegnarono per un’improbabile rimonta e arrivarono stanchi la domenica nella sfida alla Juventus che finì 2-6.

27/9/1989, Napoli-Sporting Lisbona 0-0 (4-3 dcr)

180′ di nulla o quasi, poi i rigori. Napoli detentore, eppure già in difficoltà nel primo turno contro una buonissima squadra. Quinto tiro azzurro, decisivo: Diego Maradona dopo un’estate da fuggitivo e un epilogo da figliuol prodigo ha la chance per chiudere definitivamente la querelle con il pubblico e lanciare il Napoli ai 16esimi. Ivkovic, prima del tiro, va dal Pibe e lancia il guanto di sfida: 100 dollari che ti paro il rigore. Maradona dice sì, e Ivkovic para. Una storia meravigliosa, raccontata dallo stesso portiere. Un anno dopo, ancora Ivkovic protagonista e Maradona non efficace dal dischetto: era Jugoslavia-Argentina, Italia 90. Anche quella volta, nonostante l’errore del diéz, vinse l’Argentina.

Ah, ve lo dovevamo: Maradona pagò la scommessa negli spogliatoi. 100 dollari a Ivkovic. Bello.

1/11/1994, Napoli Boavista 2-1

Appena passato da Guerini a Boskov, è un Napoli operaio e già vittima di una profonda crisi economica. Però, in Europa, il cammino sembra sorridere: gli azzurri eliminano lo Skonto Riga ai 32esimi, poi escono da Oporto con un buon 1-1 (gol di Carbone) che però non impedì a Guerini di evitare l’esonero. Al ritorno il protagonista è Massimo Agostini: doppietta per il Condor, ex di Milan e Cesena, e portoghesi spediti a casa. Sarà l’ultima vittoria casalinga in Europa, curiosamente fino al successivo match con una portoghese (vedi sotto). Negli ottavi, Napoli battuto due volte (e quindi eliminato) dall’Eintracht di Francoforte.

18/9/2008, Napoli-Benfica 3-2

Ne abbiamo scritto abbondantemente in questi giorni: un discorso di conoscenza dell’Europa per chi non aveva mai visto il Napoli in match internazionali, le politiche dei due club, il precedente. Oggi raccontiamo la partita. Bella, non c’è che dire. Un Napoli gagliardo, di gran corsa, colma il gap tecnico con un club di alto livello (Di Maria, Reyes, Suazo). Il vantaggio è proprio del centravanti honduregno ex Inter, poi l’uno-due che esalta il San Paolo: prima Vitale, poi Denis in due azioni simili, martellanti, tambureggianti. Un altro gol salvato sulla linea e poi il meritato 3-1, con un cross sbagliato di Maggio che il portiere lusitano Quim calcola male e intercetta peggio. Al ritorno, andrà malissimo. Ma intanto, bentornato Napoli europeo. Allora, esserci era già qualcosa.

20/3/2014, Napoli-Porto 2-2

Grande partita tra due grandi squadre. Una delle serate tipiche del Napoli di Benitez, che per gran parte della partita sciorina un gran calcio e poi, all’improvviso, si addormenta. È il Napoli retrocesso dalla Champions dei 12 punti, ha aspirazioni da vittoria finale. Esattamente come il Porto, che viene eliminato ai gironi da Atletico Madrid e Zenit e quindi ha legittime pretese di correre fino alla fine della competizione. L’andata, finita 1-0 al Do Dragao, influenza lo sviluppo del match: Napoli arrembante, che trova il gol con Pandev al culmine di un magnifico scambio con Higuain. Deliziosa la palla filtrante dell’argentino, di gran classe il tocco sotto del macedone. Il Napoli ha una serie di grandi occasioni per raddoppiare, proprio il Pipita sbaglia un gol già fatto e il nuovo entrato Ghilas, nella ripresa, fredda il San Paolo. Dopo di lui, Quaresma con uno dei gol più belli subiti dal Napoli in Europa. La disfatta viene contenuta da Duvan Zapata, che segna nel recupero. Quando ormai è troppo tardi.

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