A Palermo per la partita: dalla biblioteca privata itinerante “Pietro Tramonte” al ristorante che vi accoglie con Zibibbo e bavaglino.
Quanti di voi andranno a sostenere Sarri e i suoi ragazzi allo stadio Renzo Barbera? Mica penserete di andare a Palermo senza godervi qualche gioiello di questa stupenda città? Quelli più noti li trovate con facilità sulle guide turistiche e in internet; voglio invece parlarvi di qualche attrazione meno conosciuta. Come la Fontana del Genio, che si trova a Piazza Rivoluzione, in pieno centro. Oppure la colonna dell’Immacolata a piazza San Domenico, che vi dà l’opportunità di visitare, proprio lì vicino, un luogo quasi unico e che vi farà impazzire se siete amanti dei libri: la Biblioteca Privata Itinerante “Pietro Tramonte”, dal 2012 in piazza Monte S. Rosalia, angolo via Gagini. Praticamente una immensa libreria all’aperto, con più di 45mila volumi, compresi pezzi rari ed elenchi telefonici. L’inventore è Pietro Tramonte, ragioniere in pensione di 68 anni, per il quale la promozione della lettura è quasi una missione, al punto da regalare libri a Natale per ogni like messo sulla sua pagina facebook.
E il cibo? Palermo e la Sicilia possono competere con la Campania per la vastità di piatti, rustici e dolci, per la bontà e la qualità delle sue materie prime. Se pane e panelle consumate per strada, come nella migliore tradizione dell’età borbonica, non vi saziano, allora vi diamo due dritte.
L’Osteria Paradiso che si trova in Via Serradifalco, a Palermo, un quarto d’ora di auto dallo stadio, circa 5 chilometri, passando per Viale della Regione Siciliana. Qui potrete gustare specialità di pesce fresco e le tipiche sarde a beccafico. È un’osteria piccolina, ma molto caratteristica, dove si mangia benissimo a prezzi contenuti.
Oppure a Bagheria, in via Cavaliere, a 15 km circa dalla città, dove c’è la trattoria Don Ciccio. La caratteristica è il primo antipasto: appena vi sedete vi portano immediatamente un bicchiere di zibibbo e un uovo sodo. Dopodiché vi porgeranno un tipico “bavaglio” per non farvi sporcare, in quanto la trattoria è famosa per la “pasta lunga”, sopratutto bucatini, cucinati in vari modi. Il consiglio è di non perdere la pasta con le sarde.
E adesso andiamo a tifare! Forza Napoli!
“Quella del calcio è l’unica forma di amore eterno che esiste al mondo. Chi è tifoso di una squadra lo resterà per tutta la vita. Potrà cambiare moglie, amante e partito politico, ma mai la squadra del cuore”. Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista.