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La Roma lotta contro i propri demoni, quella della Fiorentina è una festa per i 90 anni

I voti alla seconda giornata di campionato. E una domanda: perché non si rispetta più il minuto di silenzio?

La Roma lotta contro i propri demoni, quella della Fiorentina è una festa per i 90 anni
La furia di Spalletti a Cagliari

Dopo due giornate ci sono quattro squadre a punteggio pieno. La solita Juventus (8 a malincuore), il Sassuolo (9, ai gironi in Europa League e primi in classifica. Straordinari) e le due genovesi (7 per entrambe). La Samp viene ancora una volta trascinata alla vittoria da un Muriel incontenibile (8) e il primato ha anche il pregio di mettere un po’ la sordina all’ennesimo caso Cassano (s.v.) le cui foto sono ora sparite dal sito dei blucerchiati.

Stecca ancora l’Inter (4 fino a questo momento) che è la plastica dimostrazione di come i punti non si facciano con il calciomercato. La Roma (3, come i gol presi dal Porto e i rigori di cui ha fruito in due giornate) si fa rimontare due gol dal Cagliari (7 per la grinta soprattutto) e dimostra ancora una volta di avere problemi a smaltire le scoppole in Champions League. Spalletti (4 per non aver saputo gestire i nervi di giocatori, ma un bel 7,25 per il tuffo sull’erba in cui si è esibito al S.Elia) avrà un bel da fare per aggiustare la rotta. La squadra sembra esserci, Strootman è pure tornato a segnare, è tutta una questione di lotta contro i propri demoni.
Primi 3 punti per la Fiorentina (6,5) che festeggia anche i suoi 90 anni di storia (un bel 10 ai festeggiamenti. A proposito anche il Napoli avrebbe festeggiato, ad agosto, i suoi 90 anni, anche se quasi nessuno se n’è accorto). Il Torino (7,5) dilaga contro il Bologna, ne fa 5 e sbaglia un rigore.
Gli arbitri sono riusciti a non essere protagonisti della giornata, pochi e marginali gli episodi discussi. Tutti gli incontri sono iniziati con un minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto, ma in nessuno stadio si è riusciti a stare in silenzio per 60 secondi (1 all’abitudine tutta italiana di mettersi ad applaudire dopo 20 secondi). Anche negli stadi di tutta Europa sono state ricordate le vittime del sisma. Un bel 10 ai tifosi del Bayern che prima dell’incontro con il Werder Brema espongono uno striscione in italiano (per inciso il Bayern ha vinto 6-0, Ancelotti si merita un 9 pieno per come ha cominciato la sua avventura tedesca).
Lontano dai riflettori, almeno in Italia, si consuma una vera e propria guerra tra la Russia e il Comitato Paralimpico Internazionale. Gli atleti russi sono stati squalificati dopo l’emersione del cosiddetto rapporto McLaren sul doping di stato. Putin ha reagito duramente annunciando l’organizzazione di una manifestazione alternativa. L’ombra del doping e intrighi di politica internazionale si abbattono su una manifestazione, le Paralimpiadi, che dovrebbe essere l’emblema dei valori dello sport. Zero a tutta la vicenda.
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